Spari delle Forze d’Israele sulle basi Unifil, due militari feriti
Gli “atti ostili compiuti e reiterati contro la postazione 1-31 (di Unifil) potrebbero costituire crimini di guerra e rappresentano una violazione del diritto umanitario non giustificata da alcuna necessità militare”. Lo ha detto in una conferenza stampa a Palazzo Chigi il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ricordando di aver espresso la posizione del governo italiano sia all’omologo israeliano, Yoav Gallant, che all’ambasciatore a Roma, Jonathan Peled. “I militari delle Forze di difesa israeliane hanno operato nell’area di Naqoura, accanto a una base Unifil. Di conseguenza, le Idf hanno ordinato alle forze Onu nell’area di rimanere in spazi protetti, dopodiché le forze hanno aperto il fuoco nell’area”. E’ questo il primo commento delle Idf dopo l’attacco contro una torretta di controllo della base Onu 1-31 lungo la linea blu, che ha provocato il ferimento di due militari indonesiani. I militari “stanno operando nel Libano meridionale e mantengono comunicazioni di routine con Unifil”. Inoltre, le Idf ribadiscono che “l’organizzazione terroristica Hezbollah opera all’interno e in prossimità di aree civili nel Libano meridionale, comprese le aree vicine alle postazioni Unifil”.
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