Tragedia di Mestre, s'indaga per omicidio colposo plurimo
Nel fascicolo di inchiesta aperto dalla Procura di Venezia sul disastro del bus carico di turisti precipitato da un cavalcavia a Mestre dopo aver divelto il guardrail c'è l'ipotesi di omicidio stradale plurimo. Per il momento non ci sono indagati.
Le 21 vittime sono state tutte identificate: si tratta di nove cittadini ucraini, quattro romeni, tre tedeschi, due portoghesi, un croato, un sudafricano e l'autista del bus, unico italiano. Si chiamava Alberto Rizzotto, 40 anni, nato a Conegliano ma residente a Vazzola nel Trevigiano. I colleghi lo piangono: "Era un professionista esperto". Quello che ancora manca è una ricostruzione che possa stabilire con certezza le cause dell'incidente ripreso dalle telecamere di sorveglianza. Sotto osservazione: le batterie al litio e la doppia barriera di protezione che non basta a frenare il pullman. La procura vuole approfondire sul tema dell'elettrico, così come accertamenti sono in corso sul guardrail e sul parapetto esterno che dà sul baratro.
Qual è la tua reazione a questa notizia?