Un barcone dei migranti è stato trasformato in opera d'arte
Il relitto navale “San Nikolaos”, intercettato dai Carabinieri sulla passerella del lungomare crotonese nel marzo 2020, con a bordo 12 migranti di diverse nazionalità (3 siriani, 6 iracheni e 3 iraniani), diventerà un’installazione artistica grazie all’associazione #IoResto e all’artista Massimo Sirelli. Il relitto, abbandonato per anni nel Molo Giunti di Crotone, era destinato alla demolizione. Tuttavia, su richiesta dell’associazione #IoResto, il Comune ha bloccato il suo smantellamento. L’obiettivo di recuperare l’imponente relitto che misura 12 metri di lunghezza, 4 metri di larghezza e 6 metri di altezza, con un peso superiore a 6 tonnellate è quello di “sancire il legame della Città di Crotone con il Mediterraneo”. Questa installazione, come si legge in una nota, “vuole richiamare l’attenzione sul dramma dell’immigrazione, promuovendo l’accoglienza, la solidarietà e l’inclusione. L’opera rappresenta la resilienza e la generosità della comunità crotonese, sempre pronta a tendere la mano agli altri. Non solo si scappa dalla guerra, ma a volte si fugge anche per inseguire i propri sogni”. Ieri l’artista Massimo Sirelli ha avviato a Crotone le operazioni preliminari, necessarie per trasformare il relitto nell’opera d’arte che sarà esposta all’ingresso del Parco Pignera. Gli studenti dell’indirizzo Liceo Artistico dell’I.I.S. “Pertini-Santoni” di Crotone parteciperanno a queste attività che segnano un momento importante per la Città di Crotone e non solo. Un’operazione senza precedenti. L’intera operazione, iniziata nel dicembre 2021, è stata finanziata dai componenti dell’associazione #IoResto, con la collaborazione di numerose aziende locali che hanno fornito uomini e mezzi per le diverse fasi dell’opera: dalla pulizia e sanificazione, alla sverniciatura e carteggiatura, fino al trasporto, la realizzazione dei cavalletti e l’installazione.
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