Un candidato alle elezioni locali è stato assassinato nel Messico occidentale
Un candidato alle elezioni locali è stato assassinato nel Messico occidentale, poche ore prima dell'inizio delle votazioni di domenica. Si tratta di Israel Delgado, 35 anni, candidato per la coalizione PT, Morena e PVEM: è stato ucciso a colpi di arma da fuoco davanti a casa sua. Delgado aspirava a diventare incaricato delle finanze e del controllo interno del consiglio comunale di Cutzeo. Lo ha dichiarato l'ufficio del procuratore dello Stato di Michoacan. È iniziata in Messico la giornata elettorale con l'apertura delle prime urne nello stato sud-orientale di Quintana Roo alle 8:00 (ora locale). A livello nazionale saranno installati circa 170.000 seggi con quasi 1,5 milioni di funzionari. Oltre 98 milioni di persone sono chiamate a rinnovare più di 20mila cariche, tra cui la presidenza della Repubblica, 500 deputati, 128 senatori, otto governatori statali e il sindaco di Città del Messico. L'elezione principale definirà chi succederà al presidente Andrés Manuel López Obrador, che non può essere rieletto, ma spera nella vittoria della candidata del suo partito, Claudia Sheinbaum, sugli avversari Xóchitl Gálvez, dell'alleanza di opposizione, e Jorge Álvarez Máynez, del Movimento Cittadino (MC). Questo processo elettorale è uno dei più violenti della storia del Paese, con i 22 candidati assassinati riconosciuti dal Governo, anche se gruppi indipendenti ne registrano di più. L'Istituto Nazionale Elettorale (INE) ha dichiarato che non è stato possibile installare 222 seggi a causa di problemi di sicurezza o conflitti sociali, un provvedimento che colpirà circa 120.000 elettori, in particolare negli stati del Chiapas e Michoacán.
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