Una rappresaglia contro gli abitanti del villaggio, che stavano dalla parte dell’esercito del Sudan

Giu 9, 2024 - 02:13
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Una rappresaglia contro gli abitanti del villaggio, che stavano dalla parte dell’esercito del Sudan

Una rappresaglia contro gli abitanti del villaggio, che stavano dalla parte dell’esercito del Sudan: questa, secondo fonti locali dell’agenzia Dire, operatori di una organizzazione umanitaria, la dinamica delle uccisioni compiute in settimana a Wad Al-Noora, nello Stato di Jazira. A rivelare per primi i fatti, riferendo di un bilancio di circa cento vittime, erano stati i Comitati di resistenza con base nella capitale locale Wad Madani. Le fonti, sudanesi, aggiungono altri elementi: “A Wad Al-Noora c’era un base di gruppi islamisti sostenitori del precedente regime del presidente Omar Al-Bashir che aveva reclutato molti abitanti del villaggio perché combattessero contro le Forze di supporto rapido“. Il riferimento è alle Rsf, unità paramilitari guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemeti. Questi combattenti sono impegnati dall’aprile 2023 in scontri contro l’esercito in più zone del Paese, dalla capitale Khartoum alla regione occidentale del Darfur. Secondo stime delle Nazioni Unite, dallo scorso anno in conseguenza del conflitto le persone costrette a lasciare le proprie case e a volte a fuggire all’estero sono state più di otto milioni. Wad Al-Noora è situato in una zona a maggioranza Kawahla, una delle principali comunità arabe che abitano le regioni di Jazira, del Nilo Bianco e del Kordofan. Secondo le fonti, “le Rsf hanno preso di mira il villaggio per il supporto all’esercito anche se questo ovviamente non costituisce alcuna giustificazione per l’uccisione di massa di civili innocenti”. Con la Dire, sono condivisi video dei reclutatori e anche traduzioni dall’arabo. “Nei filmati”, sottolineano le fonti, “i capi del gruppo affermano che Wad Al-Noora sta con i militari e che è fuori dalla portata delle Rsf”. Stando a testimonianze diffuse da media internazionali, nel villaggi i paramilitari avrebbero fatto irruzione a bordo di una quarantina di veicoli. Secondo questi resoconti, gli uomini avrebbero aperto il fuoco anche su donne e bambini.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv