Usa, assalto al Congresso: mozione del governo per archiviare le accuse contro Trump
Il procuratore speciale Jack Smith ha presentato una mozione per archiviare tutti i quattro capi di imputazione avanzati nei confronti di Donald Trump per il suo coinvolgimento nelle rivolte culminate con l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, dopo la vittoria di Joe Biden alle elezioni del 2020. Il presidente eletto degli Stati Uniti è stato incriminato ad agosto dello scorso anno per cospirazione e ostruzione del processo elettorale. La decisione del procuratore speciale Jack Smith rappresenta “una grande vittoria per lo stato di diritto”. Lo ha detto Steven Cheung, portavoce del presidente eletto degli Stati Uniti. “I cittadini americani hanno rieletto il presidente Trump per far tornare il Paese alla grandezza: la decisione annunciata oggi dal dipartimento della Giustizia mette fine ai casi federali contro il presidente, ed è una grande vittoria per lo stato di diritto”, ha detto. Smith ha presentato una mozione per far cadere i quattro capi di imputazione per cospirazione e ostruzione del processo elettorale per i quali Trump è stato incriminato ad agosto dello scorso anno. Il procuratore speciale Jack Smith ha chiesto anche l’archiviazione del caso relativo ai documenti classificati che Donald Trump ha portato via dalla Casa Bianca al termine del suo primo mandato, dopo avere presentato una mozione analoga per il processo legato al coinvolgimento del presidente eletto nelle rivolte culminate con l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Nei documenti depositati presso la corte d’appello, a cui il dipartimento della Giustizia ha inizialmente fatto ricorso per riprendere il processo, Smith ha fatto riferimento alla politica del governo federale che non permette l’avvio di procedimenti giudiziari nei confronti dei presidenti in carica.
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