Zelensky: 'La Russia, sfruttando l’influenza cinese, fa di tutto per sabotare il vertice di pace'

Giu 3, 2024 - 07:05
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Zelensky:  'La Russia, sfruttando l’influenza cinese, fa di tutto per sabotare il vertice di pace'

“La Russia, sfruttando l’influenza cinese nella regione, utilizzando anche i diplomatici cinesi, fa di tutto per sabotare il vertice di pace”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso della conferenza stampa seguita al suo discorso allo Shangri-La Dialogue di Singapore accusando la Cina di aiutare la Russia a far fallire il vertice di pace in Svizzera del 15-16 giugno prossimi. Zelensky ha affermato che l’Ucraina ha le prove secondo cui Pechino sta aiutando gli sforzi bellici della Russia, nonostante il presidente Xi Jinping gli avesse promesso un anno fa che Pechino non sarebbe stata coinvolta. L’intelligence ha informazioni secondo cui elementi di armi provenienti dalla Cina stanno entrando nel mercato russo. Tuttavia, nelle armi russe si trovano anche parti di altri paesi. “Oggi ci sono vari segnali da parte di vari servizi segreti, compreso quello ucraino, che qualcosa, in qualche modo, entra nel mercato della Federazione Russa attraverso la Cina. Sarei molto coerente qui. Ci sono infatti alcuni elementi che sono inclusi in l’armamento della Federazione Russa, che sono elementi di quella o di altre armi, che provengono dalla Cina”, ha detto il capo dello Stato. Zelenskyj ha aggiunto che le armi russe contengono anche elementi provenienti da altri paesi del mondo. Ma ciò non significa che questi paesi vendano specificamente armi alla Russia. “C’è una via d’uscita da questa situazione. Trasferiamo a tutti i paesi i dati che abbiamo dalla nostra intelligence. Se vediamo che questo prodotto appartiene a uno o un altro stato di qualsiasi continente e se questo prodotto entra nel mercato russo, aggirando le sanzioni , trasmettiamo queste informazioni ai nostri partner affinché interrompano tale transito”, ha detto il presidente. “Non ci aspettiamo sostegno militare dalla Cina, non glielo abbiamo mai chiesto. Ma non ci aspettiamo che la Cina fornisca sostegno alla difesa della Russia”, ha proseguito Zelensky. “Questo è ciò di cui abbiamo discusso telefonicamente con il leader cinese un anno fa. Mi ha promesso che la Cina si sarebbe fatta da parte, non avrebbe sostenuto la Russia con le armi. Oggi, ci sono informazioni secondo cui, in qualche modo, alcune cose arrivano ai mercati russi attraverso la Cina, elementi degli armamenti russi provengono dalla Cina”. Zelensky, inoltre, ha anche detto che la Cina si rifiuta di incontrare l’Ucraina perché “molte volte abbiamo voluto vedere rappresentanti cinesi. Purtroppo, non abbiamo alcun legame potente con la Cina perché la Cina non lo vuole”. Pechino ha comunicato agli organizzatori svizzeri di aver deciso di non inviare una sua delegazione, affermando che non sarebbe stata presente perché la Russia non era stata invitata: ha però ventilato l’idea di ospitare una sua iniziativa con la Russia e l’Ucraina rappresentate, in base a quanto proposto dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Alla domanda se l’Ucraina sarebbe disposta a prendervi parte, Zelensky ha obiettato duramente che non spetta a Pechino convocare un simile incontro. “L’Ucraina è vittima della guerra. Siamo noi che dobbiamo dare l’avvio a tutto. Nessun altro è pienamente consapevole di ciò che la Russia ha portato con questa guerra al nostro Stato. Sono gli ucraini che sono morti, i russi hanno violentato le nostre donne, hanno rubato decine di migliaia dei nostri figli. Nessun altro ha il diritto di dettare come dovrebbe finire questa guerra”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv