Allarme fungo resistente negli ospedali europei: l’ECDC chiede interventi urgenti
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha lanciato un nuovo allarme in merito ad un fungo resistente, chiamato Candidozyma auris, che si sta diffondendo rapidamente negli ospedali di tutta Europa. Si tratta di un'infezione difficile da curare, che colpisce soprattutto i ricoverati già molto fragili. Il numero di casi è in forte crescita: solo 2023 sono stati segnalati oltre 1.300 nuovi contagi in 18 Paesi. I più colpiti sono Italia, Spagna, Grecia, Romania e Germania. Secondo il Centro, in alcuni casi la situazione è ormai fuori controllo, con una diffusione talmente ampia che non è più possibile distinguere tra singoli focolai. Il fungo si trasmette facilmente da paziente a paziente e può resistere a lungo su letti, macchinari e superfici ospedaliere, rendendo molto difficile fermarne la diffusione. Il responsabile dell’ECDC, in una nota diffusa stamane, ha spiegato che il contagio può essere fermato solo con una diagnosi precoce e misure di controllo rapide e coordinate. Senza interventi tempestivi, il rischio è che la situazione peggiori rapidamente. Attualmente, meno della metà dei Paesi europei ha un sistema nazionale di sorveglianza per monitorare questo fungo e solo 15 Paesi hanno linee guida specifiche per prevenirne la diffusione. Questo rende più difficile bloccare il contagio, anche se in molti ospedali ci sono laboratori in grado di identificare il problema. L’ECDC invita tutti i governi europei a rafforzare il monitoraggio, migliorare la preparazione degli ospedali e condividere rapidamente le informazioni.
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