Appalti e camorra, raffica di arresti a Caivano
Cpntinua l'ondata di arresti a Caivano. Ad appena due settimane dal secondo scioglimento della giunta comunale in cinque anni per infiltrazioni camorristiche, nel comune alle porte di Napoli sono state arrestate nella notte altre 18 persone.
Tutte risultano indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e reati contro la Pubblica Amministrazione. Tra loro, nove erano già state fermate lo scorso 10 ottobre nell'ambito di un blitz che aveva compreso anche numerose perquisizioni.
Nella lista risulta anche il nome di Angelino Antonio, considerato a capo del gruppo criminale di tipo camorristico operante su Caivano. Dei 18 raggiunti dall'ordine di custodia cautelare, sei imprenditori sono finiti ai domiciliari per corruzione di politici e dipendenti del comune del napoletano per ottenere appalti pubblici. Secondo l'indagine, condotta dai carabinieri e coordinata dall'Antimafia tra novembre 2022 e luglio 2023, sono emersi legami tra camorra, amministrazione comunale e uffici nella gestione degli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
In più di una occasione i dipendenti pubblici fungevano da intermediari tra gli imprenditori e i camorristi nella richiesta del pagamento delle estorsioni. Gli stessi imprenditori taglieggiati, secondo gli inquirenti, avrebbero ottenuto appalti corrompendo politici e dirigenti comunali compiacenti.
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