Colombia, nuove accuse contro Nicolás Petro, figlio del presidente: sei reati contestati tra corruzione e falsificazione
La Procura generale della Colombia ha presentato lunedì nuove accuse formali contro Nicolás Petro Burgos, figlio maggiore del presidente Gustavo Petro. Secondo gli inquirenti, il politico avrebbe partecipato a presunti atti di corruzione quando ricopriva il ruolo di deputato dell’Assemblea del dipartimento di Atlántico, nel nord del Paese. Durante un’udienza presso il 41° Tribunale di Controllo delle Garanzie di Barranquilla, il pubblico ministero Lucy Laborde ha elencato sei capi di imputazione: interesse indebito, appropriazione indebita, traffico di influenze, falsificazione di documenti pubblici, falsificazione di documenti privati e falsa testimonianza. Secondo le indagini preliminari, Nicolás Petro si sarebbe appropriato di circa 111 milioni di pesos colombiani (circa 25.400 euro) tra il 2021 e il 2022, agendo come intermediario in due contratti tra il governo dipartimentale dell’Atlántico e la Fondazione di sensibilizzazione sociale (Fucoso). La Procura sostiene di disporre di prove documentali e tecniche che collegherebbero il figlio del presidente alle presunte irregolarità e ha chiesto una misura cautelare nei suoi confronti.
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