La Libia punta a raffinare oltre 400 mila barili di petrolio al giorno

Il ministro del Petrolio e del gas del Governo di unità nazionale (Gun) della Libia, Khalifa Abdul Sadiq, ha annunciato che il governo di unità nazionale intende aumentare la capacità di raffinazione del greggio a oltre 400 mila barili al giorno, rispetto agli attuali 140 mila barili. Lo ha dichiarato durante un incontro a Washington con rappresentanti di diverse compagnie statunitensi, come mostrato in un video diffuso dalla piattaforma ufficiale “Hakomitna” (il nostro governo). Nel suo intervento, Abdul Sadiq ha precisato che l’esecutivo libico ha messo a punto una “strategia ambiziosa” per incrementare la produzione complessiva di petrolio dagli attuali 1,4 milioni di barili al giorno a oltre 2 milioni nel corso dei prossimi tre anni. L’obiettivo è raggiungere l’autosufficienza nella produzione di prodotti petroliferi finiti, riducendo la dipendenza dalle importazioni e migliorando la redditività delle esportazioni di petrolio greggio. Secondo il ministro, tale processo potrebbe contribuire anche alla creazione di nuove opportunità di lavoro per la popolazione locale e limitare fenomeni negativi, come il contrabbando di carburante.
In parallelo, Abdul Sadiq ha annunciato l’avvio di quattro nuove gare d’appalto internazionali per l’esplorazione di petrolio e gas, che riguardano 22 blocchi – 11 terrestri e 11 marini – molti dei quali situati in prossimità di aree già produttive. Le attività promozionali si sono svolte negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Turchia e in Libia. Nel suo discorso, il ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di investire nel settore delle energie rinnovabili e nella riduzione del flaring di gas, con l’obiettivo di diversificare il mix energetico nazionale. Il piano prevede che entro il 2030 il 30 per cento dell’energia libica provenga da fonti rinnovabili, mentre il restante 70 per cento sarà basato sui combustibili fossili. Abdul Sadiq ha rivolto un invito diretto alle imprese statunitensi affinché tornino a investire in Libia, ricordando che le compagnie americane furono tra le pioniere nello sviluppo del settore petrolifero libico prima della nazionalizzazione degli anni ’70, contribuendo a portare la produzione oltre i 3 milioni di barili al giorno.
Qual è la tua reazione a questa notizia?






