Covid, riconosciuto il nesso di causalità tra un vaccino e la morte di un 35enne agrigentino

Ott 20, 2024 - 05:30
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Covid, riconosciuto il nesso di causalità tra un vaccino e la morte di un 35enne agrigentino

La Commissione medica militare di Messina (Cmo) ha riconosciuto il nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino anti Covid-19 e il decesso di un 35enne agrigentino che, nell'aprile 2021, si era sottoposto alla somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca. L'uomo, in ottima salute, è morto 10 giorni dopo la somministrazione del vaccino, lasciando moglie e tre figli. L'autopsia ha evidenziato che il decesso era avvenuto per miocardite. Il verbale della Cmo è stato trasmesso al Ministero della Salute a Roma, che ha riconosciuto il nesso di causalità e disposto la liquidazione di un assegno una tantum alla vedova.

"È un risultato importante che apre la strada al riconoscimento dei danni da vaccinazione anti Covid - aveva detto l'avvocato Angelo Farruggia, che assiste la donna, commentando il riconoscimento del nesso di causalità da parte della Commissione medica militare di Messina -. Tanti i danneggiati dopo la somministrazione del siero che non riescono ad avere diagnosi certe e per questo sono costretti a continue visite specialistiche a loro spese. L'incertezza della diagnosi e le conseguenti difficoltà a stabilire il nesso di causalità con il vaccino, impediscono loro di accedere ai ristori economici. Il riconoscimento del nesso di causalità apre anche la strada all'azione risarcitoria nei confronti delle case produttrici dei vaccini e a mio avviso - conclude Farruggia - anche dello stesso ministero della Salute".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv