Crisi idrica in Basilicata: l'acqua del fiume Basento distribuita tra proteste e razionamento
La crisi idrica In Basilicata continua a creare disagi. Da lunedì, l’acqua del fiume Basento è stata immessa nella rete che serve 29 comuni, dopo che il lago Camastra si è prosciugato, causando gravi carenze d’acqua. Nonostante le analisi dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente abbiano certificato la potabilità dell’acqua del fiume, molti residenti restano contrari, temendo che essa contenga inquinanti provenienti da scarichi industriali. A causa del razionamento che dura da settimane, l’acquedotto è stato costretto a limitare l’erogazione dell’acqua, creando difficoltà quotidiane per i cittadini, costretti a fare la fila per l’acqua distribuita dalle autobotti. I manifestanti, che hanno protestato davanti alla sede della Regione, criticano anche la gestione della rete idrica, accusando le vecchie condutture di essere la causa principale delle perdite d’acqua, che in Basilicata ammontano al 65,5% del totale. Per far fronte all’emergenza, la Protezione civile ha installato pompe per prelevare l’acqua dal Basento e portarla alla vasca del Camastrino, da dove poi viene trattata e distribuita. Nonostante gli sforzi, la crisi idrica non è ancora risolta e le difficoltà per i residenti persistono.
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