Crosetto in Turchia, focus su Medio Oriente e cooperazione bilaterale

Il ministro della Difesa Guido Crosetto sarà in visita ufficiale ad Ankara per incontrare il collega Yaşar Guler. Lo ha annunciato lo stesso titolare della Difesa in un post pubblicato su X, spiegando che l’incontro avverrà “alla luce della possibile accelerazione negativa della situazione in Medio Oriente”. La missione si inserisce in un momento di crescente instabilità regionale, a pochi giorni dal vertice intergovernativo Italia-Turchia previsto a Roma il 17 aprile, che dovrebbe includere anche la visita in Italia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il vertice e la visita, secondo fonti istituzionali sentite da “Agenzia Nova”, sarebbero però in forse e potrebbero essere rimandati. “Sono drammaticamente preoccupato dei tempi in cui viviamo e mi preoccupa che non ci sia una percezione diffusa di questi tempi difficili”, aveva detto Crosetto lo scorso 4 aprile, all’insediamento del Consigliere Fabio Mattei alla carica di segretario generale della Difesa. “Non mi preoccupa la situazione in Ucraina, ma il Medio Oriente. Per affrontare le sfide, dobbiamo adeguarci ai tempi. Non ci eravamo preparati per fare missioni internazionali in tempi lunghi di 10, 20 anni, ma ora i tempi si sono ristretti”, ha aggiunto.
Al centro dei colloqui dovrebbero quindi esserci gli sviluppi sul fronte israelo-palestinese, le tensioni in Libano e nel Mar Rosso, nonché il coordinamento tra i due Paesi all’interno della Nato per favorire iniziative di de-escalation, senza dimenticare anche il dossier libico. La visita giunge a distanza di sei mesi dal precedente incontro tra Crosetto e Guler, svoltosi a Istanbul il 23 ottobre 2024, durante il quale il ministro italiano aveva espresso piena solidarietà alla Turchia in seguito all’attentato contro la sede della Tai ad Ankara. Oltre al dossier strategico, sul tavolo potrebbero esserci anche i progressi della cooperazione industriale nel settore difesa, in particolare dopo la firma del memorandum d’intesa tra Leonardo e Baykar del 6 marzo scorso. L’accordo prevede la creazione di una joint venture italo-turca per la produzione congiunta di droni avanzati come l’Akinci e il TB2, con attività distribuite tra Italia (La Spezia, Ronchi dei Legionari, Roma) e Turchia, e un avvio operativo previsto per il 2026.
La partnership, che unirà le competenze italiane nei sistemi elettronici e nella certificazione aeronautica con le piattaforme operative di Baykar, punta a posizionare l’Italia e la Turchia come attori di primo piano nel settore europeo e globale dei sistemi unmanned. L’accordo rafforza il rapporto strategico bilaterale e si inserisce nel più ampio contesto di sviluppo tecnologico multilivello in ambito difesa, sicurezza e spazio. “La firma dell’accordo con Baykar rappresenta un passo significativo verso una cooperazione innovativa e solida tra due eccellenze dell’industria della difesa”, aveva dichiarato Crosetto lo scorso mese, commentando l’intesa. “In un mondo in rapido mutamento, il rapporto tra Italia e Turchia è destinato a divenire sempre più centrale”.
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