Disastro Air India: Chiusi gli interruttori del carburante dopo il decollo
Potrebbe essere stata l’interruzione del flusso di carburante ai motori, avvenuta subito dopo il decollo, la causa dell’incidente occorso il 12 giugno all’Air India Flight 171, costato la vita a 260 persone. È quanto emerge dal rapporto preliminare pubblicato ieri dalla ’Aircraft Accident Investigation Bureau (Aaib), sulla base dei dati acquisita dalle scatole nere. Nel documento di 15 pagine viene segnalato, tra le altre cose, che poco prima dello schianto entrambi gli interruttori sono stati passati dalla posizione “run”, che permette l’afflusso di carburante, a quella “cutoff”. Dalle registrazioni in cabina di comando, emerge che uno dei due piloti ha chiesto il perché di questa manovra, ma l’altro nega di averla mai fatta: un elemento questo che secondo l’analisi lascia ancora aperti i dubbi sulla possibilità che all’origine del disastro ci sia stata un’azione umana o un inconveniente tecnico. Esperti del settore citati dai media locali ritengono però poco probabile che non possa essere stato un intervento manuale, trattandosi di una manovra riservata ai piloti in situazione di emergenza, come nel caso di incendi in uno dei motori. La disattivazione del flusso di carburante potrebbe spiegare l’attivazione della turbina eolica d’emergenza (Rat) del velivolo nei momenti precedenti allo schianto. La Aaib, supportata da esperti del National Transportation Safety Board (Ntsb) statunitense e della britannica Air Accidents Investigation Branch, continua a indagare per determinare se l’interruzione sia stata accidentale, intenzionale o dovuta a un malfunzionamento, escludendo al momento guasti meccanici o difetti di progettazione. Il rapporto non raccomanda azioni immediate a Boeing o al produttore dei motori GE Aerospace, ma evidenzia un bollettino del 2018 che segnalava possibili problemi con il meccanismo di blocco degli interruttori di carburante. Le autorità indiane hanno ordinato ispezioni aggiuntive sulla flotta Boeing 787 di Air India, mentre il governo ha istituito un comitato multidisciplinare per approfondire le cause e proporre misure di prevenzione. L’aereo, un Boeing 787-8 Dreamliner, si è schiantato in un’area residenziale densamente popolata, colpendo un ostello di un college medico e causando gravi danni strutturali e incendi. Il Boeing 787 schiantatosi era stato consegnato ad Air India nel gennaio 2014. Tra le vittime si contano 241 dei 242 passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo e 19 persone a terra. Un solo passeggero, seduto accanto a un’uscita di emergenza, è sopravvissuto. Il Dramliner, in servizio dal 2011, è molto utilizzato sulle rotte a lungo raggio e gode di una reputazione di sicurezza eccellente. L’aereo, decollato dall’aeroporto di Ahmedabad era diretto a Londra Gatwick.
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