È scontro tra il governo e il Campidoglio sulla gestione delle nuove licenze taxi
È scontro tra il governo e il Campidoglio sulla gestione delle nuove licenze taxi che i Comuni potranno erogare con l'approvazione del Dl Asset in Parlamento, oggi è in programma il via libera alla Camera. Il testo varato dal governo concede ai grandi Comuni, dalle Città Metropolitane alle sedi di aeroporti, la possibilità di ampliare fino a un massimo del 20% le attuali licenze taxi per far fronte alla carenza di auto bianche.
A incalzare il sindaco Roberto Gualtieri sono i ministri Matteo Salvini e Adolfo Urso. A Roma da anni le auto bianche sono un caso. I dati dell'Autorità di Regolamentazione dei trasporti censiscono attorno alle 7.700 licenze attive a Roma. In una città con 2,8 milioni di abitanti, che salgono a 4 milioni sommando turisti, studenti fuorisede e pendolari.
La scarsità di taxi è in linea con quanto accade al livello nazionale. Si contano circa 4.800 licenze a Milano, quasi 2.400 a Napoli, 1.500 a Torino, poco più di 700 ciascuna a Firenze e Bologna, circa 320 a Palermo. Salvini al question time alla Camera incalza: "Il tema taxi non viene affrontato da troppo tempo, adesso vedremo chi passerà dalle parole ai fatti. Nessun Comune ha ancora pubblicato le licenze incrementali, possono farlo nella misura del 20% rispetto a quelle esistenti. A questo punto spetta ai sindaci, non ci sono più scuse".
Poi scende nello specifico parlando della Capitale: "Attendo di capire se il sindaco di Roma visto che qui c'è una evidente carenza di mezzi pubblici, oltre a una gestione non sempre attenta e brillante del trasporto pubblico. Da utente il servizio non è all'altezza se pensiamo alle grandi sfide: Giubileo, Olimpiadi invernali, la candidatura Expo".
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