Erdogan attende Zelensky ad Ankara: 'Pressing per la pace'

Feb 19, 2025 - 07:08
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Erdogan attende Zelensky ad Ankara: 'Pressing per la pace'

l presidente turco Recep Tayyip Erdogan attende domani nella capitale turca Ankara il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Una visita che arriva in un momento che potrebbe essere cruciale negli sviluppi del conflitto tra Mosca e Kiev, per fermare il quale Erdogan ha tentato invano nel recente passato di mediare tra Zelensky e il presidente russo Vladimir Putin. La visita di Zelensky fornisce a Erdogan l'occasione per fare pressione sul leader ucraino affinché apra a un accordo di pace, anche qualora le condizioni dovessero risultare difficili da accettare per Kiev. Ieri il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha dichiarato che "l'integrità territoriale dell'Ucraina non è più realistica". Parole che fanno capire che la realtà sul campo ha convinto Ankara che la pace "giusta", tanto voluta da Erdogan, non è più possibile. Il leader turco aveva preparato una bozza di piano di pace in occasione del G20 di Rio de Janeiro lo scorso novembre, salvo decidere di attendere l'insediamento di Donald Trump. L'entrata in scena del neo presidente americano Donald Trump potrebbe infatti mutare gli equilibri e portare verso la pace. Questa la speranza di Erdogan, che ha commentato la recente telefonata tra Putin e Trump affermando di "attendere sviluppi positivi". Proprio il dialogo di Trump con Putin e la fine del sostegno incondizionato a Kiev garantito dall'amministrazione guidata da Joe Biden potrebbero contribuire a convincere Zelensky. Il piano del leader turco infatti prevede di fermare le ostilità come primo passo, rinviare di 10 anni la discussione relativa l'ingresso dell'Ucraina nella Nato e creare una zona demilitarizzata nel Donbass, regione che dal 2014 è al centro di scontri ed è gradualmente finita sotto controllo russo. A sostegno delle truppe ucraine Ankara propone l'invio di un contingente internazionale, che agisca da garante e supporto in cambio del rinvio del dialogo per l'ingresso di Kiev nella Nato. Un piano realistico riportato anche dall'agenzia Bloomberg, le cui fonti definiscono "basato sulla situazione sul campo" e su rapporti di intelligence secondo cui l'Ucraina potrebbe presto perdere porzioni di territorio ben più consistenti. Per convincere Zelensky Erdogan giocherà la carta della collaborazione nell'ambito della Difesa. Ankara non solo fornisce i droni da guerra a Kiev da anni, ma potrebbe garantire forniture e implementare l'accordo, già firmato, che prevede la costruzione di componenti di velivoli da guerra senza pilota direttamente su suolo ucraino. Erdogan negli ultimi mesi ha spesso ribadito la disponibilità della Turchia a ospitare una conferenza di pace con i presidenti di Russia e Ucraina; un'idea fino a ora andata a vuoto, ma che potrebbe tornare d'attualità alla luce degli sviluppi in corso, soprattutto se Trump dovesse davvero spingere per la fine del conflitto tra Mosca e Kiev.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv