Eurostat: in aumento l'occupazione nel settore culturale

Ago 24, 2023 - 14:06
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Eurostat: in aumento l'occupazione nel settore culturale

Nel 2022, il settore culturale nell'UE impiegava 7,7 milioni di persone, pari al 3,8% dell'occupazione totale. Rispetto al 2021, si è registrato un aumento del 4,5% rispetto ai 7,4 milioni. Lo rende noto oggi Eurostat, aggiungendo che la quota di persone impiegate nel settore culturale è aumentata in 19 membri dell'UE e diminuita negli altri 8. Gli aumenti più significativi sono stati registrati a Cipro. Gli aumenti più significativi sono stati registrati a Cipro (+21,5%), Lussemburgo (+14,5%), Irlanda (+14,0%), Svezia (+11,9%) e Paesi Bassi (+10,5%). Nel frattempo, le diminuzioni più significative sono state registrate in Bulgaria (-7,7%), Cechia (-7,3%), Croazia (-6,3%), Estonia (-5,3%) e Lettonia (-2,5%). Francia, Lituania e Portogallo sono stati gli unici Paesi dell'UE a registrare un aumento dell'occupazione nel settore culturale sia nel periodo 2019-2020 che in quello 2021-2022. D'altro canto, l'Estonia è l'unico Paese dell'UE che ha registrato un calo in entrambi i periodi. Dal 2013, il numero di donne impiegate nel settore culturale è aumentato in tutta l'Unione europea, tranne che nel 2020. Nel 2022, il settore culturale ha registrato il minor divario occupazionale di genere di sempre, con una differenza di soli 1,6 punti percentuali, corrispondente a 3,93 milioni di uomini e 3,80 milioni di donne (50,8% e 49,2%) impiegati nel settore. I Paesi con il più alto divario occupazionale di genere nel settore culturale sono Malta (21,6 punti percentuali di differenza tra uomini e donne), Spagna (9,5 punti percentuali), Irlanda e Italia (circa 8,5 punti percentuali).

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.