Gaza: le forze Israele si preparano in vista di un possibile vasto attacco di Hamas in occasione del 7 ottobre
Le forze armate di Israele stanno rafforzando le difese sia lungo il confine con Gaza che nell’area del Corridoio Netzarim, nel centro della Striscia, in vista di un possibile vasto attacco del movimento islamista palestinese Hamas in occasione dell’anniversario del 7 ottobre. Lo hanno riferito le stesse Forze di difesa israeliane (Idf) in un comunicato sul proprio sito web, spiegando che domani Hamas potrebbe lanciare raffiche di razzi a lunga gittata. Secondo fonti militari citate dal quotidiano “The Times of Israel”, sebbene Hamas sia stato in gran parte smantellato come organizzazione militare, i suoi miliziani potrebbero ancora effettuare attacchi missilistici. “Il Comando meridionale è preparato alla difesa e all’attacco per diversi scenari durante il prossimo mese, oltre a consentire lo svolgimento in sicurezza di eventi commemorativi” nelle comunità di confine con Gaza, si legge nel comunicato delle Idf. “Siamo in stato di massima allerta per i prossimi giorni. Siamo a un alto livello di preparazione (…) con azioni offensive”, ha affermato il capo del Comando meridionale, Yaron Finkelman, in un video diffuso dalle Idf. In base ai dati israeliani, decine di migliaia di palestinesi si trovano ancora nel nord di Gaza, tra cui migliaia di miliziani sopravvissuti alle precedenti operazioni dalle Idf che hanno smantellato i battaglioni di Hamas nell’area. Ieri sera, la 162ma Divisione delle Forze di difesa d’Israele ha lanciato una nuova operazione di terra ieri sera a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito dalle stesse Idf, le brigate corazzate 401ma e 460ma della divisione hanno circondato Jabalia durante la notte e i militari stanno attualmente operando nell’area. L’operazione sarebbe stata lanciata dopo che le Idf avrebbero ottenuto informazioni su operatori e infrastrutture di Hamas a Jabalia, oltre che su presunti tentativi del movimento islamista palestinese di ristabilirsi nell’area. Una volta avviata l’operazione di terra, le Idf hanno effettuato una serie di attacchi aerei e bombardamenti di artiglieria, colpendo decine di siti attribuiti a Hamas, tra cui depositi di armi, tunnel, cellule di miliziani e altre infrastrutture. “L’operazione continuerà per tutto il tempo necessario, colpendo e distruggendo sistematicamente le infrastrutture del terrore nell’area”, hanno affermato le Idf. Da ieri sera, dopo cinque mesi, la 162ma Divisione delle Idf è stata ritirata da Rafah e dal Corridoio di Filadelfia – la zona di confine tra l’Egitto e la Striscia -, cedendo la responsabilità dell’area alla Divisione di Gaza. Secondo quanto riportato dalle Idf, durante l’offensiva notturna a Jabalia, diverse decine di miliziani sono stati uccisi dagli attacchi aerei e dai bombardamenti dei carri armati. A quasi un anno dall’inizio delle operazioni delle Forze di difesa israeliane a Gaza, avviate il 7 ottobre 2023 in seguito all’attacco di Hamas nello Stato ebraico, almeno 41.870 persone sono state uccise e 97.166 sono rimaste ferite, secondo quanto reso noto dal ministero della Sanità della Striscia, gestito dallo stesso gruppo islamista. Quelli forniti da Hamas sono dati che tuttavia non possono essere verificati in maniera indipendente e che includono sia vittime civili che membri del movimento palestinese. Si attesta invece a 348 il bilancio dei militari israeliani morti dall’avvio dell’offensiva di terra a Gaza, secondo i dati delle Idf.
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