Il Consiglio UE definisce le sue priorità per il settore dei media audiovisivi
Nelle conclusioni approvate oggi dal Consiglio UE, in vista della prossima revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi, i ministri dei 27 Paesi membri hanno sottolineato come le norme dell'UE che regolano la televisione e i servizi a richiesta debbano riflettere la rapida evoluzione del panorama dei media audiovisivi, tra cui l'ascesa degli influencer, la diffusione della disinformazione e il crescente uso dell'intelligenza artificiale. La direttiva che attualmente coordina la regolamentazione dei servizi televisivi e di radiodiffusione a richiesta a livello dell'UE ha visto un’ultima revisione nel 2018 ed il Consiglio ritiene che il panorama dei servizi di media audiovisivi abbia da allora subito un rapido cambiamento a seguito di nuovi sviluppi come l'ascesa dei social media e delle piattaforme di condivisione video, nonché l'adozione della legislazione dell'UE, tra cui la legge europea sulla libertà dei media e la legge sui servizi digitali. Per questi motivi, le conclusioni odierne dei ministri europei sottolineano il ruolo cruciale della direttiva per salvaguardare e promuovere un mercato diversificato, equo, sicuro, affidabile e competitivo per i media audiovisivi nell'UE, oltre a garantire contenuti audiovisivi indipendenti, affidabili e culturalmente diversi. L'ambito di applicazione della direttiva sui Media dovrebbe quindi essere sufficientemente ampio, chiaro e adattabile da coprire tutti i tipi di contenuti mediatici audiovisivi pertinenti, compresi quelli prodotti da influencer o creatori di contenuti professionali, garantendo un elevato livello di protezione dei bambini e dei giovani, ad esempio su Netflix, YouTube e Tiktok, per proteggere il pubblico in generale da danni e altri rischi per la società
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