Il Parlamento Ue salva l’agricoltura dal regolamento sul Ripristino natura

Lug 13, 2023 - 05:33
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Il Parlamento Ue salva l’agricoltura dal regolamento sul Ripristino natura

Il Parlamento Europeo salva l’agricoltura nell’applicazione della proposta di regolamento sul Ripristino della natura votando l’esclusione degli ecosistemi agricoli come richiesto da Coldiretti a tutti i livelli. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione degli emendamenti che prevedono anche l’eliminazione dell’obiettivo di riduzione del 10% della superficie agricola produttiva, avanzano la richiesta di utilizzare fondi esterni alla Politica agricola Comune (Pac) e introducono il riferimento al rispetto de principio di reciprocità per i prodotti importati.

Si tratta della conferma dei numerosi dubbi posti da diversi Paesi e molti eurodeputati, ai quali va il ringraziamento della Coldiretti, su una proposta che, così come formulata dalla Commissione andrebbe a penalizzare il settore agricolo portando una pesante riduzione del potenziale produttivo, con un conseguente e significativo aumento delle importazioni di prodotti dannosi per il consumatore e per l’ambiente da Paesi terzi.

Una posizione di cui la Commissione stessa dovrà ora tenere conto nelle prossime fasi negoziali anche in considerazione del fatto che sulla proposta di regolamento per il ripristino della natura il Parlamento europeo si è di fatto spaccato in due, con una ristrettissima maggioranza che si è espressa contro la proposta di rigetto (324 voti contrari, 312 favorevoli e 12 astenuti) cosi come anche la relazione nel suo complesso ha avuto un risultato risicato. Una spaccatura che si era verificata in precedenza anche in Consiglio Ue.

La tutela dell’ambiente e la perdita di biodiversità si combatte non con posizioni ideologiche, togliendo terreni produttivi dalla disponibilità degli agricoltori, o vietando interventi su decine di migliaia di km di percorsi fluviali (con gli effetti drammatici che ne derivano) ma piuttosto favorendo lo sviluppo della multifunzionalità ed opponendosi all’omologazione ed alla standardizzazione delle produzioni.

Ripristinare gli ecosistemi in cattive condizioni è un obiettivo che può certamente accomunare tutti i portatori di interesse coinvolti e per il quale è necessaria un’azione coordinata, ma occorre ora che la Commissione europea valuti a fondo gli “effetti collaterali” della sua proposta, che andrebbe pesantemente a minare la sovranità alimentare nazionale ed europea in un momento di grandi tensioni internazionali e rischia di alimentare inflazione e dipendenza dall’estero.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv