Intelligence britannica: circa 250 mila morti tra le forze russe

Nel corso del conflitto ucraino le forze armate russe hanno subito 900mila perdite compresi circa 250mila morti, il bilancio più sanguinoso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: è quanto riferisce un rapporto del Ministero della Difesa britannico. "[Il presidente russo Valdimir] Putin e la leadership militare russa danno molto probabilmente la priorità ai loro obiettivi bellici rispetto alle vite dei soldati. Sono quasi certamente disposti a tollerare un livello di perdite costantemente elevato, purché ciò non influisca negativamente sul sostegno pubblico o delle élite alla guerra e tali perdite possano essere rimpiazzate", prosegue il rapporto. "Putin e la leadership russa attribuiscono molto probabilmente un valore significativamente inferiore alle vite dei cittadini russi appartenenti a minoranze etniche provenienti da regioni povere, e il reclutamento si concentra di conseguenza in modo sproporzionato su queste zone", conclude il documento.
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