Khalifa Haftar ha ricevuto il viceministro della Difesa russo, Junus-bek Evkurov

Il comandante in capo dell’Esercito nazionale libico (Enl), Khalifa Haftar, ha ricevuto nel suo ufficio presso la base militare di Ar Rajma, vicino Bengasi, il viceministro della Difesa russo, Junus-bek Evkurov, e la sua delegazione. Lo ha riferito lo stesso Comando generale dell’Enl in una nota diffusa via Facebook. Il maresciallo di campo libico (il massimo rango militare, equivalente a un generale a cinque stelle) “ha dato il benvenuto alla delegazione in visita, sottolineando le relazioni amichevoli tra i due paesi e l’importanza del loro sviluppo in campo militare ed economico”. Da parte sua, il viceministro russo “ha sottolineato il contributo della Russia allo sviluppo delle capacità delle Forze armate arabe libiche nei settori dell’addestramento e dell’aumento dell’efficienza, sottolineando la cooperazione congiunta nella lotta al terrorismo e all’estremismo”. Evkurov, è arrivato ieri all’aeroporto Benina di Bengasi, nella Libia orientale, nella sua quinta visita nel Paese dallo scorso agosto. Secondo lo Stato maggiore delle Forze di sicurezza dell’Esercito nazionale libico (Enl), il viceministro è “accompagnato da una delegazione di alto livello del governo russo” ed è stato ricevuto all’aeroporto da Ahmed Houmeh, ministro della Difesa del Governo di stabilità nazionale (Gns), l’esecutivo dell’est della Libia designato dalla Camera dei rappresentanti ma non riconosciuto dalla comunità internazionale, da Khairia Al Tamimi, direttore dell’ufficio del comandante in capo dell’Enl, e dal capo di Stato maggiore delle Forze di sicurezza dell’Enl, Khaled Haftar. Quest’ultimo, figlio del “feldmaresciallo”, si era recato a Mosca a inizio mese dove aveva incontrato, tra gli altri, il viceministro degli Esteri Mikhail Bogdanov. Le visite frequenti visite di Evkurov in Libia orientale, che si susseguono dallo scorso agosto, consolidano le indiscrezioni cui Mosca starebbe avviando in Libia la formazione di una Legione Africana” destinata a sostituire le forze del gruppo “Wagner”. La struttura di questa legione dovrebbe essere completata entro l’estate del 2024, preparandola per operare non solo in Libia ma anche in Burkina Faso, Mali, Repubblica Centrafricana e Niger. Un portavoce del dipartimento di Stato Usa ha recentemente dichiarato ad “Agenzia Nova” che i mercenari del gruppo Wagner “non hanno solo destabilizzato la Libia”, ma hanno anche utilizzato il Paese come “una piattaforma per destabilizzare la regione del Sahel e il continente africano”. Secondo il progetto investigativo “All Eyes On Wagner” (Aeow), negli ultimi mesi la Russia avrebbe trasferito militari professionisti e combattenti in Libia, dove ci sarebbero oggi almeno 1.800 russi dislocati principalmente in Cirenaica e in Fezzan, nei territori controllati dall’Esercito nazionale libico. L’ambasciata russa in Libia, da parte sua, aveva definito l’inchiesta una “mistura di mezze verità e menzogne” che sarebbe stata “fabbricata dai servizi segreti occidentali”.