La Cgia boccia il Superbonus, spesi 123 miliardi per rendere energeticamente efficiente solo il 4% delle case

Ott 8, 2024 - 07:12
 0  6
La Cgia boccia il Superbonus, spesi 123 miliardi per rendere energeticamente efficiente solo il 4% delle case

"Grazie alle misure restrittive imposte per legge in questi ultimi due anni, l'effetto negativo del Super Ecobonus 110% sui nostri conti pubblici si è quasi esaurito. Tuttavia, dall'introduzione di questa agevolazione sino al 31 agosto scorso, gli oneri complessivi a carico dello Stato sfiorano i 123 miliardi di euro". Lo afferma la Cgia di Mestre, ricordando che a oggi, gli immobili che dal luglio 2020 hanno beneficiato di questo provvedimento sono stati poco meno di 500mila. Pertanto, considerando che in Italia gli edifici residenziali sono circa 12,2 milioni, l'Ufficio studi della Confederazione degli artigiani stima che "il cosiddetto Superbonus abbia interessato solo il 4 per cento del totale degli immobili a uso abitativo presenti nel Paese". E osserva: "In un momento cosi' delicato, dove con la prossima legge di bilancio verranno chiesti sacrifici a tutti, aver speso oltre 6 punti di Pil per efficientare uno sparuto numero di abitazioni, fa arrabbiare chiunque abbia un minimo di buon senso". In linea generale - spiega la Cgia di Mestre in una nota - con il cosiddetto 110 per cento lo Stato ha speso una cifra spaventosa, migliorando l'efficienza energetica di una quota infinitesima di edifici presenti nel Paese. Ma, stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacita' di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso.

Qual è la tua reazione a questa notizia?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow

Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv