La polizia punta l'indice contro Antonello Venditti
“Un personaggio tanto amato e di così forte impatto sui giovani dovrebbe pensarci prima di fare dichiarazioni talmente irresponsabili“: non si fa attendere la replica al cantante Antonello Venditti da parte di Fsp, una delle organizzazioni più rappresentative nel panorama sindacale della Polizia di Stato. Il cantante romano si è schierato apertamente con i giovani universitari che protestano in queste settimane a favore della Palestina nei principali atenei italiani, e non solo. Ma soprattutto, ha messo “i paletti” sul ruolo delle forze di polizia che presiedono alle manifestazioni in atto, in cui non sono mancati anche interventi repressivi con l’uso della forza e dei manganelli, come a Pisa, Firenze, Napoli. Venditti “ha criticato la Polizia di Stato con parole assolutamente fuori luogo, su qualcosa che evidentemente non conosce- manda a dire infatti Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato– cosa giustificata visto che il suo lavoro è fare musica e non sicurezza”. “In un paese democratico– prosegue Mazzetti– tutti hanno il diritto di manifestare ed è la Polizia a garantirlo. Non a caso noi in questo 2024 arriveremo ad accudire circa 15.000 manifestazioni, assicurando quell’ordine e quella sicurezza che, però, devono essere di tutti. Perché si prevengano quanti più pericoli possibile e non accadano problemi, come in effetti è nella quasi totalità dei casi grazie all’alta professionalità delle Forze dell’ordine, ci sono però precise prescrizioni che i manifestanti devono rispettare, ed essere autorizzati non vuol dire affatto fare tutto quello che passa per la propria testa“. Quindi, “siamo noi a dire all’amato cantautore- incalza il sindacalista- che in un paese democratico non si va a manifestare violando leggi e regole di ogni genere, a cominciare da quando si decide arbitrariamente di cambiare i percorsi dei cortei”. Troppo spesso non si riesce ad applicare le prescrizioni previste, conclude Mazzetti, “visto che ancora- chiosa- c’è chi arriva a tentare di ‘forzare’ servizi d’ordine andando con ogni mezzo addosso agli agenti che non dovrebbero essere neppure sfiorati”. In occasione dei 40 anni di “Cuore”, il famosissimo album di Antonello Venditti, l’artista ha celebrato tale anniversario al Ministero della Cultura ricordando la celebre canzone “Notte prima degli esami”. Nelle esternazioni del cantante anche un richiamo alle Forze dell’Ordine che devono accompagnare le manifestazioni dei giovani e alla Polizia in particolare, la quale, deve difendere la democrazia: “Ringraziamo Antonello Venditti per la fiducia che ripone nella Polizia di Stato, nelle donne e negli uomini che ogni giorno si sacrificano per garantire proprio quei valori che il cantante ha citato: ovvero sicurezza e libertà oltre che la democrazia. Auspico però che nella concitazione del momento, Venditti abbia frainteso il ruolo dei ragazzi che scendono in piazza per manifestare la loro idea in quel processo essenziale per la crescita di una democrazia, e anche il ruolo di tutte le donne e gli uomini in uniforme che partecipano a garantire che i nostri giovani possano godere di quel diritto che la Carta Costituzionale statuisce e che l’autorità di Pubblica Sicurezza garantisce. Forse si riferiva ai professionisti del disordine, i quali non perdono occasione nemmeno di fronte alla spontaneità dei nostri giovani studenti per sfruttare ogni occasione, dando sfoggio di violenza gratuita e saccheggio delle nostre città in modo inusitato. Prova ne è il fatto che da oltre 40 anni abbiamo garantito la sicurezza e la libertà in tutti i concerti ed in ogni occasione in cui Venditti ci ha partecipato la sua arte canora; così come, a conferma dei professionisti del disordine, che usano la violenza come unico linguaggio per far conoscere la loro esistenza, oltre alle scene di devastazione che accompagnano la storia del nostro Paese e hanno deturpato le piazze delle nostre città, anche gli sfregi gratuiti, come quelli perpetrati lo scorso 5 maggio a Genova quando oltre ad imbrattare vetrine ed insegne delle solite multinazionali e delle banche, sono state danneggiate un gruppo di autovetture perché parcheggiate dinanzi un nostro Commissariato, e per questo ritenute di proprietà di poliziotti”. Così Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, commenta le esternazioni di Antonello Venditti. “Conoscendo il percorso umano e professionale di Venditti, il richiamo ad accompagnare le manifestazioni degli studenti, affinché questi possano esprimere la loro idea, credo e spero non fosse diretto alle donne e agli uomini della Polizia di Stato e delle Forze dell’ordine in generale, ma a tutti quei delinquenti, professionisti del disordine, che con i loro comportamenti violenti cercano in tutti i modi di offuscare la genuinità e la bellezza dell’effervescenza giovanile che cerca un confronto per accrescere e consolidare la democrazia. Qualora cosi non fosse, allora sarebbe veramente una inaspettata ‘alta marea’ che mossa dalle peggiori correnti del mare in burrasca, si infrange sulla spiaggia distruggendo tutto, sia le cose buone che quelli che le difendono, senza intaccare però i malintenzionati ed i violenti che essendo prevenuti scappano a piè sospinto eludendola. Sono certo- conclude Romano- che Venditti non mancherà di chiarire la reale portata delle sue affermazioni. Magari, e di questo lo ringrazio sin da subito, dedicando una sua nuova canzone alle donne e agli uomini che servono il nostro Paese a garanzia della sicurezza, della libertà e a difesa della democrazia, per la quale, purtroppo in tanti, non hanno esitato a sacrificare la propria vita”. “Venditti prima di parlare si informi. La polizia, nelle scuole come nelle piazze, garantisce a tutti di manifestare liberamente il proprio pensiero e la propria opinione purché questo, essendo il nostro uno Stato di diritto, avvenga nel rispetto delle regole, pacificamente e senza armi. Chi strumentalmente cerca incidenti con la polizia, violando le regole o tentando di impedire ad altri l’esercizio delle loro libertà, come ad esempio pubblici dibattiti, si espone all’illegalità. Venditti si informi, ci aspettiamo dei chiarimenti”. Ad affermarlo è il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni, commentando le parole di Antonello Venditti.
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