La RSU del Teatro La Fenice contesta la nomina di Beatrice Venezi e proclama uno sciopero per venerdì 17 ottobre

Ott 11, 2025 - 00:07
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La RSU del Teatro La Fenice contesta la nomina di Beatrice Venezi e proclama uno sciopero per venerdì 17 ottobre

La nomina della giovane direttrice d’orchestra Beatrice Venezi a direttore musicale stabile del Teatro La Fenice di Venezia ha innescato una forte controversia interna, che culminerà con uno sciopero proclamato per venerdì 17 ottobre — giorno della prima dell’opera Wozzeck — da parte della RSU e delle organizzazioni sindacali del teatro.Speaker portatili Questa vicenda solleva questioni fondamentali sul metodo di scelta nelle istituzioni culturali, la legittimità delle proteste sindacali in ambiti artistici, e sulle aspettative che un teatro storico come la Fenice porta con sé. La nomina di Venezi è stata annunciata il 22 settembre dal sovrintendente del teatro Nicola Colabianchi, con il supporto del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che è anche presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica veneziana. Il ruolo che le verrebbe affidato (a partire dall’ottobre 2026) è quello di direttore musicale stabile dell’orchestra della Fenice. Tuttavia, le maestranze (orchestra, personale tecnico, etc.) esprimono perplessità — non verso la persona in sé, ma verso il curriculum e il metodo della designazione. Secondo la RSU, il profilo di Venezi non sarebbe “all’altezza” rispetto ai tradizionali standard della Fenice, e la decisione sarebbe stata adottata in maniera “verticistica”, senza sufficiente partecipazione o confronto.Speaker portatili In risposta, le RSU e le OOSS hanno proclamato lo stato di agitazione il 27 settembre, come atto iniziale della protesta. La mobilitazione è stata ufficializzata con lo sciopero programmato per il 17 ottobre, in concomitanza con la prima di Wozzeck di Alban Berg — opera che chiude la stagione 2024/2025. Le RSU ribadiscono che sono disposte a un dialogo con il nuovo direttore designato, ma pongono come condizione la revoca preventiva della nomina. Il sovrintendente Colabianchi, uscendo dall’incontro con i sindacati, ha dichiarato che lo sciopero, pur essendo un diritto costituzionale, “nuoce al pubblico” e ha auspicato la prosecuzione del dialogo. Il sindaco Brugnaro difende la nomina come espressione di una scelta coraggiosa e di innovazione, volendo dare spazio a una giovane donna comunicativa e talentuosa. Se lo sciopero verrà mantenuto, la prima di Wozzeck rischia di saltare o subire pesanti ripercussioni organizzative. In caso di revoca della nomina, si aprirebbe la necessità di un nuovo bando o di una scelta condivisa con le maestranze. Se invece la nomina restasse confermata, la tensione interna potrebbe perdurare, con possibili ricadute sull’attività culturale e sull’immagine del teatro. La mobilitazione potrebbe avere una risonanza nazionale, diventando tema di dibattito sui modelli di direzione artistica nei teatri lirici italiani.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv