L'emergenza idrica non molla la presa in Brasile
L’emergenza legata alle straordinarie precipitazioni in corso da fine aprile rende “gran parte” dello Stato di Rio Grande do Sul e il capoluogo, Porto Alegre, ancora “senza acqua corrente” e con “limitata disponibilità di energia elettrica”. Lo ha detto ad “Agenzia Nova” il Console generale d’Italia a Porto Alegre, Valerio Caruso. “L’acqua ha inondato tutti i quartieri del centro e dei quartieri esposti al Guaiba”, ha detto il Console rimandando al bacino in cui confluisce il fiume Jacui, prima di sfociare nella Laguna dos Patos. La previsione “è che le acque non si ritireranno prima di altri dieci giorni”, al netto “dell’incognita del mal tempo” atteso nei prossimi giorni. “Mancano i beni di prima necessità, in particolare l’acqua potabile”, ha detto Caruso avvertendo che la “situazione sanitaria è in via di peggioramento”, anche a causa “della mancanza di acqua corrente”, e che “negli ospedali aumentano i casi di leptospirosi”. Complicata anche la situazione dei trasporti: “La città è isolata, l’aeroporto è inagibile fino al 30 maggio”, mentre la “rete stradale è gravemente compromessa” e le infrastrutture per le comunicazioni risultano “precarie”. Un’emergenza che impegna a fondo la nostra rappresentanza diplomatica, pur con il Consolato chiuso perché “allagato da 70 centimetri d’acqua”: “Stiamo prestando assistenza ai connazionali che necessitano di essere evacuati verso il nord del Paese. Tantissimi i cittadini con doppia nazionalità che si trovano in situazione di rischio e che ci contattano al telefono di emergenza. Fortunatamente non ci risultano attualmente italiani tra le vittime o tra i feriti”.
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