L’Ong Handicap international lancia l’allarme sugli ordigni inesplosi nella Striscia di Gaza
Tra le macerie e la distruzione diffusa in gran parte della Striscia di Gaza, l’organizzazione non governativa Handicap International – specializzata nello sminamento e nell’assistenza alle vittime di mine antiuomo – ha avvertito che gli ordigni inesplosi rappresentano un “enorme” rischio per gli sfollati che fanno ritorno alle proprie abitazioni nell’enclave palestinese devastata. Handicap International, seguendo l’appello delle Nazioni Unite, ha chiesto che venga consentito l’ingresso nell’area delle attrezzature necessarie per lo sminamento. “I rischi sono enormi”, ha dichiarato Anne-Claire Yaeesh, direttrice dell’organizzazione nei Territori palestinesi, in un comunicato diffuso ieri sera. “Si stima che circa 70 mila tonnellate di esplosivi siano cadute su Gaza” dall’inizio della guerra. “Gli strati di macerie e i livelli di accumulo sono molto elevati”, ha aggiunto Yaeesh, avvertendo dei “rischi gravissimi in un terreno estremamente complesso, a causa dello spazio limitato in aree urbane densamente popolate”.
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