L’UE commemora il 30mo anniversario del massacro di Srebrenica

Lug 11, 2025 - 09:15
Lug 16, 2025 - 09:16
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L’UE commemora il 30mo anniversario del massacro di Srebrenica

I capigruppo delle Commissione per gli affari esteri, della Sottocommissione per i diritti umani e della Delegazione per le relazioni con la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo del Parlamento europeo hanno rilasciato stamane una dichiarazione commemorando il 30° anniversario del genocidio di Srebrenica, definendolo “uno dei capitoli più oscuri della storia europea.” L'11 luglio del 1995, oltre 8.000 uomini e ragazzi innocenti furono brutalmente uccisi a Srebrenica, in Bosnia-Erzegovina, dall'esercito serbo-bosniaco e “Questa atrocità, perpetrata durante la guerra in Bosnia-Erzegovina”, scrivono gli Eurodeputati, “ci ricorda le devastanti conseguenze dell'odio, dell'intolleranza e della xenofobia.” Nel commemorare la ricorrenza, il Parlamento europeo rende omaggio ai sopravvissuti e alle loro famiglie, “che hanno sopportato sofferenze e traumi inimmaginabili”, riconoscendo anche “il coraggio e la resilienza di coloro che hanno lavorato instancabilmente per cercare giustizia e responsabilità per questi crimini atroci, sia attraverso il sistema penale nazionale della Bosnia-Erzegovina sia attraverso il Tribunale internazionale per la ex Jugoslavia.” Anche la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che “l'Unione europea non dimenticherà mai ciò che è accaduto”, riconoscendo “il nostro passato e la nostra responsabilità per non aver impedito e fermato il genocidio.” La Presidente della Commissione ha poi sostenuto che l’UE non permetterà mai che la storia venga riscritta, rifiutando e condannando fermamente qualsiasi negazione, distorsione o minimizzazione del genocidio di Srebrenica, così come la glorificazione dei criminali di guerra. “I leader politici hanno una grande responsabilità in questo senso”, ha concluso, “in particolare in Bosnia-Erzegovina e nei Balcani occidentali.”

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.