Mali: combattimenti in corso nei pressi dell’aeroporto di Bamako

Sep 19, 2024 - 02:13
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Mali: combattimenti in corso nei pressi dell’aeroporto di Bamako

Nuovi combattimenti si registrano in queste ore nei pressi dell’aeroporto civile di Bamako, in Mali, dopo che nelle prime ore di questa mattina un attacco armato ha preso di mira un campo di addestramento della gendarmeria nella stessa zona. Lo riferiscono funzionari della sicurezza e dell’aeroporto citati dal sito d’informazione “Lsi Afrique”, secondo cui violenti scontri a fuoco si sono verificati nei pressi della stazione di polizia che controlla l’accesso al terminal civile, situato a poche centinaia di metri di distanza. Il Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Jnim) ha rivendicato la responsabilità dell’attacco avvenuto nelle prime ore di questa mattina contro un campo di addestramento della gendarmeria alla periferia di Bamako. In una nota, il gruppo jihadista ha affermato di aver causato “gravi perdite umane e materiali” e ha menzionato “numerosi aerei dati alle fiamme” durante l’operazione. Nessun commento è finora giunto da parte della giunta di Bamako. In seguito all’attacco, il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture del Mali ha temporaneamente limitato a titolo precauzionale l’accesso all’aeroporto internazionale “Modibo Keita Senou”. Lo rende noto il dicastero in un comunicato, in cui invita gli utenti a mantenere la calma e assicura che verranno adottate misure per eliminare queste restrizioni il prima possibile. In precedenza l’esercito del Mali aveva attribuito l’attacco a “un gruppo di terroristi che ha tentato di infiltrarsi nella scuola della gendarmeria Faladié”, e dichiarato che la situazione è ora “sotto controllo”. In un comunicato stampa la Direzione dell’informazione e delle pubbliche relazioni delle Forze armate (Dirpa) ha inoltre precisato che nella zona sono in corso operazioni di ricerca. Spari ed esplosioni sono risuonati intorno alle ore 5 di questa mattina nella scuola della gendarmeria Faladié, situata nei pressi dell’aeroporto, e sono proseguiti all’incirca fino alle 8. Secondo quanto riferito da “Jeune Afrique”, un secondo attacco simultaneo avrebbe preso di mira il campo di Senou, situato nella stessa a una decina di chilometri a sud di Faladié, dove sono di stanza parte degli elementi dell’ex gruppo mercenario russo Wagner (oggi ribattezzato Africa Corps). Al momento, tuttavia, non è possibile stabilire quale parte della base sia stata attaccata. Nel novembre 2015 venti persone furono uccise dopo essere state prese in ostaggio in seguito un attacco condotto da due jihadisti nell’hotel Radisson Blu. All’inizio dello stesso anno, il 7 marzo, un attentato aveva provocato la morte di cinque persone in un ristorante della città. Meno di due anni dopo è stata la volta del campo di Kangaba, un complesso alberghiero situato pochi chilometri a sud di Bamako. Se da allora la capitale non ha più subito un grande attacco, un altro luogo di potere è stato attaccato nel 2022. Il 22 luglio di quell’anno, infatti, l’accampamento militare di Kati, a una quindicina di chilometri da Bamako, è stato preso di mira da due veicoli bomba, la cui esplosione è stato seguito da colpi di mortaio e da un attacco al suolo. Un attacco altamente simbolico contro il campo in cui risiedeva il leader della giunta golpista, Assimi Goita, all’epoca dei fatti, poi rivendicato dal Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (Jnim). Negli ultimi tempi gli attacchi si sono avvicinati alla capitale. Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2023 uomini armati in motocicletta hanno attaccato contemporaneamente Kassela e Markacoungo, situate a poche decine di chilometri a est di Bamako. Gli spari odierni sono avvenuti a poche ore dall’apertura di un processo molto atteso, quello riguardante l’acquisto di un aereo presidenziale e di contratti di equipaggiamento militare aggiudicati dalla giunta militare di Bamako. Diversi alti ufficiali processati in questo caso sono di stanza proprio nella scuola di Faladié. Il processo riguarda due casi risalenti al 2014 e coinvolge, oltre ad una serie di alti ufficiali militari, diversi politici e uomini d’affari. Le accuse mosse contro di loro vanno dalla corruzione allo spaccio di influenze all’attentato alla proprietà pubblica, fino alla falsificazione e uso di falso. Secondo una fonte giudiziaria, alcune accuse sono tuttavia cadute dopo il riavvio dell’indagine giudiziaria. Gli investigatori sospettano, in particolare, una massiccia fatturazione eccessiva e appropriazione indebita in relazione a due commesse di un valore complessivo di oltre 130 miliardi di franchi Cfa (circa 198 milioni di euro). Diversi personaggi politici e uomini d’affari sono presi di mira da questi procedimenti. Tra questi, l’ex ministro dell’Industria, Moustapha Ben Barka, e l’ex capo di gabinetto del presidente Ibrahim Boubacar Keita, Mahamadou Camara. Alcuni degli imputati verranno processati in contumacia, perché assenti dal territorio maliano.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv