Mar Cinese Meridionale: la Guardia costiera di Pechino ha pattugliato le aree controllate dal Vietnam
La Guardia costiera della Cina ha pattugliato la scorsa settimana diverse aree contese nel Mar Cinese Meridionale controllate dal Vietnam. Lo riporta il quotidiano “South China Morning Post”, citando i dati di tracciamento navale. Tre navi hanno lasciato una base cinese a Mischief Reef, nelle Isole Spratly, il 16 ottobre, per circumnavigare una serie di formazioni terrestri parte dell’arcipelago (Grierson Reef, Sin Cowe Island, Lansdowne Reef, Collins Reef, Pearson Reef, Alison Reef, Cornwallis South Reef e Tennent Reef) fino al 25 ottobre. Dal 2021, il Vietnam ha recuperato il controllo su parte di quattro delle suddette barriere coralline (Pearson, Alison, Cornwallis South e Tennent), dove sta costruendo delle strutture. Ad oggi la barriera corallina di Pearson vantava un’estensione di 1,27 chilometri quadrati, che la rende una delle più grandi isole artificiali nelle acque sotto il controllo vietnamita.
Secondo il South China Sea Strategic Situation Probing Initiative (Scspi), un think tank con sede a Pechino, le strutture costruite sulla barriera includono un aeroporto di 2,5 chilometri e un grande porto che potrebbe ospitare strutture militari. Oltre alla costruzione di una pista sulla barriera corallina di Tennent, le autorità del Vietnam hanno effettuato bonifiche su Namyit Island, Sand Cay, Barque Canada Reef, Discovery Great Reef, Ladd Reef, Central Reef e South Reef. Sebbene Pechino e Hanoi abbiano avuto uno scontro militare per le Spratly nel 1988, la risposta di Pechino ai lavori del Vietnam nell’arcipelago è stata relativamente modesta negli ultimi anni. Nel 2016, un tribunale dell’Aia ha respinto le ampie rivendicazioni di Pechino sul Mar Cinese Meridionale, definendole “prive di fondamento giuridico”, in una causa intentata dalle Filippine. La Cina rifiuta la sentenza.
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