PE approva misure per tutelare agricoltori e garantire trasparenza nella filiera agroalimentare
Il Parlamento europeo ha approvato ieri nuove regole per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera agroalimentare e stabilizzare i loro redditi, inserite nel pacchetto Omnibus III. Tra le principali novità, si prevede che le consegne di prodotti agricoli nell’UE siano accompagnate da contratti scritti, con una soglia di 4.000 euro al di sotto della quale gli Stati membri possono esentare l’obbligo. Il Parlamento si oppone però alla creazione di organizzazioni di produttori biologici per evitare concorrenza interna. Per quanto riguarda l’etichettatura, si chiede chiarezza sull’uso di termini come “giusto” o “equo”, legandoli a criteri di sostegno alle comunità rurali. L’etichetta “filiera corta” sarà riservata a prodotti con pochi intermediari e scambi a breve distanza. Gli alimenti importati dovranno rispettare limiti di residui di antiparassitari pari o inferiori a quelli europei. Inoltre, negli appalti pubblici si darà priorità ai prodotti agricoli UE, in particolare locali e stagionali, con attenzione alle indicazioni geografiche. Infine, viene introdotta una definizione più rigorosa di “carne”: solo prodotti contenenti parti commestibili di animali potranno usare denominazioni come “bistecca” o “hamburger”, escludendo le carni coltivate in laboratorio.
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