La Corte di giustizia UE condanna la Grecia per mancata chiusura della discarica di Zante: multe salate per inadempimento
La Corte di giustizia dell’Unione europea, ha emesso oggi una sentenza storica, condannando la Grecia a pagare una multa per non aver dato esecuzione a una sentenza del 2014, relativa alla gestione dei rifiuti nel parco nazionale marino di Zante. Nel 2014 la Corte aveva stabilito che la Grecia non aveva rispettato due direttive europee, in quanto non aveva chiuso una discarica che metteva a rischio l’ambiente e la salute pubblica, in particolare l’habitat della tartaruga marina “Caretta Caretta”. Nonostante numerosi solleciti e scambi di comunicazioni tra la Commissione europea e Atene dal 2014 al 2023, la discarica è rimasta attiva fino alla fine del 2017 e non è stato adottato un piano di riassetto conforme alle normative europee. Per questo motivo, la Corte ha stabilito che la Grecia dovrà pagare una sanzione pecuniaria di 12.500 euro al giorno di ritardo a partire dalla sentenza odierna, oltre a una somma forfettaria di 5,5 milioni di euro. La multa è motivata dalla gravità dell’infrazione, che comporta rischi significativi per l’ambiente e la salute, dalla lunga durata del mancato rispetto della sentenza e dalla capacità finanziaria del Paese. La sentenza ribadisce il ruolo fondamentale della Corte di giustizia UE nel garantire che tutti gli Stati membri rispettino le leggi comunitarie, soprattutto in ambiti delicati come la tutela ambientale.
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