Perché l'Italia detiene 2500 tonnellate di oro (e cosa c'entra la Banca d'Italia)?

Mar 2, 2025 - 07:46
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Perché l'Italia detiene 2500 tonnellate di oro (e cosa c'entra la Banca d'Italia)?

La Banca d’Italia (o Bankitalia) è la banca centrale del nostro Paese. Si tratta di un organismo di diritto pubblico istituito a fine ‘800 il cui scopo è quello, tra gli altri, di mantenere la stabilità dei prezzi e l'efficienza del sistema finanziario (come sancito dall'articolo 47 della Costituzione). Non si tratta quindi di una banca come tutte le altre, per intenderci alla banca d’Italia non si può aprire un conto corrente o chiedere un mutuo. Si tratta di una banca centrale, ovvero di una sorta di braccio operativo delle politiche monetarie di una Nazione (Bankitalia per l’appunto in Italia, Bundesbank in Germania, Banque de France in Francia, Bank of England in Inghilterra) o delle politiche monetarie di intere aree economiche (ad esempio la Bce per il mercato europeo). Un esempio di quello che fa Palazzo Kock (il quartier generale romano) e tutte le altre sedi locali? Collaborare nel determinare le decisioni di politica monetaria per l'intera area Euro; svolgere attività di vigilanza su banche, intermediari finanziari, Istituti di pagamento; supervisionare i mercati monetari e finanziari; elaborare di report e analisi tecniche e svolgere controlli in materia di antiriciclaggio e tutela dei risparmiatori. Si tratta insomma di un arbitro, di un organismo di vigilanza, di un controllore. E quindi? A cosa serve tutto quell’oro? Lingotti e monete d’oro servono a preservare e garantire la fiducia e l’equilibrio del sistema finanziario nazionale e, come tutte le riserve valutarie ufficiali di un Paese, sono un presidio di sicurezza nello svolgimento delle funzioni pubblich

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv