Putin propone colloqui diretti con l’Ucraina dal 15 maggio

Mag 12, 2025 - 06:17
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Putin propone colloqui diretti con l’Ucraina dal 15 maggio

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato nella notte la disponibilità di Mosca a riprendere i negoziati diretti con l’Ucraina, proponendo un incontro a Istanbul il 15 maggio “senza precondizioni”. “Proponiamo alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati interrotti alla fine del 2022, colloqui diretti e senza precondizioni. Proponiamo di iniziare senza indugio giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul, dove si erano svolti in precedenza e dove erano stati interrotti”, ha affermato il titolare del Cremlino. “Domani (oggi, domenica 11 maggio) abbiamo in programma un colloquio con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan”, ha aggiunto Putin, spiegando che intende chiedere al capo di Stato di Ankara la disponibilità a ospitare nuovamente i colloqui. “Vorrei chiedergli di concedere questa opportunità di condurre i negoziati in Turchia. Spero che confermerà il suo desiderio di contribuire alla ricerca della pace in Ucraina”, ha detto Putin. “Com’è noto, i colleghi turchi si sono ripetutamente offerti di organizzare tali negoziati (con l’Ucraina). E il presidente Erdogan ha fatto molto per predisporli”. “Abbiamo dichiarato un cessate il fuoco per la terza volta in questa festività sacra per noi (fra l’8 e l’11 maggio, in concomitanza con le celebrazioni per l’80º anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale). Allo stesso tempo, abbiamo comunicato ai nostri colleghi occidentali (…) che in futuro non escludiamo la possibilità di estendere i termini di questo cessate il fuoco. Ma, naturalmente, dopo aver analizzato cosa accadrà in questi giorni”, ha detto Putin. Il presidente russo ha inoltre sostenuto che una bozza di accordo era stata inizialmente concordata, ma successivamente accantonata dalle autorità ucraine su pressione occidentale. “Facendo affidamento sulle lezioni della storia e sull’opinione dei nostri popoli, inizieremo a muoverci verso il ripristino di relazioni costruttive con gli Stati europei”, ha proseguito Putin, che ha poi aggiunto: “Ora sono in corso operazioni militari, una guerra. E noi proponiamo di riprendere i negoziati che non sono stati interrotti da noi. Cosa c’è di sbagliato in questo? Chi vuole davvero la pace non può che sostenere questa proposta”. Il titolare del Cremlino ha fatto intendere, quindi, che la parola passa alle autorità di Kiev. “La nostra proposta, come si suol dire, è sul tavolo, la decisione ora spetta alle autorità ucraine e ai loro referenti, che sono guidati, a quanto pare, dalle loro ambizioni politiche personali e non dagli interessi del loro popolo”, ha detto il capo dello Stato russo. Nel corso del suo lungo intervento, inoltre, Putin ha ringraziato tutti i Paesi che si sono spesi in attività di mediazione per risolvere il conflitto in corso fra Russia e Ucraina. “Vorrei esprimere ancora una volta la mia gratitudine per le attività di mediazione e per gli sforzi volti a una risoluzione pacifica della crisi ucraina, intrapresi dai nostri partner stranieri. Si tratta di Cina, Brasile, di vari Paesi africani e del Medio Oriente e, di recente, della nuova amministrazione degli Stati Uniti”, ha dichiarato Putin. “Non escludiamo che durante questi negoziati sia possibile concordare nuove tregue, un nuovo cessate il fuoco. Inoltre, una vera tregua, che dovrebbe essere rispettata non solo dalla Russia, ma anche dalla parte ucraina, sarebbe il primo passo verso una pace sostenibile a lungo termine, e non un prologo alla continuazione del conflitto armato dopo il riarmo, il rifornimento delle Forze armate ucraine e il frenetico scavo di trincee e nuove roccaforti. Chi ha bisogno di una pace del genere?” ha domandato il presidente russo. Al termine del discorso di Putin, il consigliere presidenziale Juri Ushakov ha fatto sapere che presto il Cremlino annuncerà chi guiderà la squadra negoziale russa a Istanbul per i colloqui con l’Ucraina. “Lo annunceremo”, ha detto Ushakov parlando ai microfoni dell’emittente televisiva “Rossija 1”. “Ora è stata avanzata una proposta per negoziati senza condizioni. Dobbiamo andare avanti e iniziare i negoziati. È abbastanza semplice, se loro sono d’accordo, ovviamente”, ha detto Ushakov. Confermando la disponibilità russa ad avviare i colloqui dalla mattina del 15 maggio, il consigliere ha aggiunto: “Naturalmente aspettiamo una reazione” da parte di Kiev. Ushakov ha quindi dichiarato che i negoziati a Istanbul, se l’Ucraina accetterà di parteciparvi, riprenderanno “tenendo conto della situazione reale”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv