Regno Unito, l'allarme per nuovi 'riots' dell'ultradestra
Migliaia i poliziotti antisommossa pronti ad affrontare quello che la stampa britannica ha già ribattezzato come il "big day" dei disordini nelle strade del paese: i gruppi dell'ultradestra tramite il tam-tam online si apprestano, secondo le informazioni raccolte dagli investigatori, a colpire in più di 100 località, prendendo di mira soprattutto i centri per i migranti. Scotland Yard inizialmente aveva previsto 30-40 nuovi “riots” ma il numero aumenta di ora in ora. Lo rivela Sky news citando fonti delle forze dell'ordine, secondo cui sono attese anche una trentina di contromanifestazioni. L'allarme è stato lanciato dalla polizia che in un comuicato ha promesso “linea dura” su chi fomenta i riots anti-migranti e l'odio razziale sui social media degenerati nei giorni scorsi in violenze di strada dopo l'omicidio di tre bambine per mano di un minorenne ruandese avvenuto in una scuola di danza il 29 luglio scorso a Southport vicino Liverpool. Non è ancora chiaro il movente dell'accaduto. Diverse le comunità islamiche e i centri di migranti presi di mira dagli attacchi delle frange razziste e islamofobe da quando è accaduto il delitto. Negozi distrutti, assalto alle moschee, incendi e pestaggi al grido di "guerra agli stranieri" a Sunderland, Bristol, Manchester. I vertici di Scotland Yard, a fronte delle proteste pianificate a Londra, hanno affermato di essere pronti a utilizzare "ogni potere e strumento disponibile per prevenire i disordini" dopo quelli avvenuti la scorsa settimana perfino davanti a Downing Street. La notte scorsa è stata di relativa calma nelle strade ma il fuoco e la rabbia sociale sembrano tutt'altro che spenti.
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