Taiwan: 'Non abbiamo prodotto noi i cercapersone esplosivi'
I componenti utilizzati in migliaia di cercapersone in dotazione a Hezbollah ed esplosi in Libano non sono stati realizzati a Taiwan, ha affermato il ministro dell'economia di Taiwan, citato da Reuters. La società taiwanese Gold Apollo ha sostenuto di non aver prodotto i dispositivi utilizzati nell'attacco, che sono stati invece realizzati da una società con sede a Budapest, la BAC, che ha una licenza per utilizzare il suo marchio. Secondo molte ipotesi, si tratterebbe di una società di comodo gestita dai servizi segreti israeliani. Hsu Ching-kuang, presidente e fondatore della Gold Apollo, è stato interrogato dai procuratori fino a tarda notte e poi lasciato andare. Lo ha riferito la Reuters, precisando che Hsu si è rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti mentre lasciava uno degli uffici della procura di Taipei. Fin da subito, la Gold Apollo ha dichiarato di non aver prodotto lei i cercapersone ma una società ungherese, la Bac, che aveva la licenza per utilizzare il suo marchio. Secondo il New York Times, quest'ultima sarebbe un'azienda fittizia creata appositamente dal Mossad.
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