Terremoto in Marocco, 2122 morti e 2.400 feriti gravi
Per la terza notte dal devastante sisma che ha colpito il Marocco, si popola Tinsmiths Square da cui si accede al quartiere ebraico di Marrakeshh. Sacchi a pelo, coperte, cartoni diventano giacigli improvvisati di intere famiglie, con bambini e anziani, che hanno perso tutto o che non possono rientrare nelle case inagibili tra i vicoli pieni di macerie.
Il Ministero degli Interni marocchino ha chiarito in un comunicato di aver accettato solo l'aiuto offerto da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti in risposta al terremoto che ha provocato oltre 2.100 morti nel Paese. Rabat giustifica la sua decisione con la "valutazione precisa" dei bisogni e "tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente". In ogni caso, il governo marocchino non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario.
Il caso che attira maggiormente l'attenzione è quello della Francia, che ha rapporti molto stretti con il Marocco a livello politico, diplomatico, storico e sociale. "La Francia è disposta ad offrire il suo aiuto al Marocco se il Marocco decide che è utile", ha dichiarato Macron. "Le autorità marocchine sanno esattamente che cosa può essere inviato, la natura degli aiuti e i tempi. Siamo a loro disposizione.
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