Thailandia: la Corte costituzionale destituisce la premier Paetongtarn Shinawatra

Ago 30, 2025 - 00:31
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Thailandia: la Corte costituzionale destituisce la premier Paetongtarn Shinawatra

La Corte costituzionale della Thailandia ha dichiarato oggi, 28 agosto, la premier Paetongtarn Shinawatra decaduta dall’incarico per gravi violazioni etiche nella gestione delle tensioni di confine con la Cambogia. Lo riporta il quotidiano “The Straits Times”. La sentenza rappresenta un duro colpo per il fragile governo di coalizione e per la dinastia politica più influente del Paese, che vede per la terza volta un proprio esponente costretto a lasciare l’incarico senza completare il mandato. Paetongtarn, 39 anni, era stata sospesa provvisoriamente il primo luglio, in attesa del verdetto sul caso legato agli scontri armati lungo il confine con la Cambogia e a una telefonata trapelata lo scorso 15 giugno con Hun Sen, ex primo ministro e figura di riferimento del potere cambogiano. Nella conversazione, la leader thailandese si rivolgeva a Hun Sen con toni deferenti, chiamandolo “zio”, criticava ufficiali militari del proprio Paese e si diceva pronta a soddisfare eventuali richieste in cambio del suo aiuto. La diffusione della registrazione da parte dello stesso Han Sen ha scatenato a Bangkok proteste popolari e manifestazioni di piazza che hanno indebolito ulteriormente l’esecutivo. Paetongtarn, entrata in carica nell’agosto 2024 dopo la destituzione del suo alleato Srettha Thavisin, è la seconda premier thailandese rimossa dalla Corte dall’inizio della legislatura e la terza figura della famiglia Shinawatra a essere destituita prima della scadenza del mandato. Il padre Thaksin fu deposto con un colpo di Stato militare nel 2006, mentre la zia Yingluck fu costretta a lasciare nel 2014 poco prima di un nuovo golpe. La decisione della Corte costituzionale obbliga ora il parlamento thailandese a scegliere un nuovo primo ministro. L’attuale premier ad interim, Phumtham Wechayachai, non è eleggibile poiché non è stato candidato alle elezioni del 2023. L’unico nome rimasto tra le file del partito di governo Pheu thai (Per i thailandesi) è l’ex ministro della Giustizia Chaikasem Nitisiri, 77 anni, che nelle scorse settimane ha respinto le indiscrezioni su un suo stato di salute compromesso, ribadendo di essere in grado di assumere la guida del governo. Non si esclude, tuttavia, che il partito possa essere costretto a cedere la guida della coalizione al partner conservatore Nazione thai unita, che annovera tra i propri possibili candidati l’ex premier e generale Prayut Chan-o-cha. La crisi politica si intreccia con le difficoltà economiche della Thailandia, aggravate dai nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump e dal ritardo nell’approvazione del bilancio e di altre riforme, come quelle riguardanti il trasporto pubblico a tariffe ridotte. Nel frattempo, Thaksin Shinawatra, rientrato dall’esilio nel 2023, resta figura centrale nello scenario politico: il 22 agosto scorso è stato assolto dall’accusa di lesa maestà, ma attende a settembre un verdetto sulla regolarità della pena scontata per una precedente condanna per corruzione. La sentenza contro Paetongtarn è destinata ad alimentare nuove polemiche anche sul ruolo preponderante della Corte costituzionale nel sistema politico thailandese e sui legami dell’organo giudiziario con l’establishment conservatore e monarchico.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv