UE - Nato, il primo rapporto sulla sicurezza delle infrastrutture é realtà
E’ stato reso pubblico il primo rapporto sulla sicurezza delle infrastrutture della task force Ue-Nato, creata in seguito al sabotaggio di Nord Stream 2. Il testo sottolinea che il crescente utilizzo di fonti di energia rinnovabile e di elettrificazione puo' anche rafforzare la resilienza, aumentando la diversita' delle fonti e l'autonomia e riducendo la dipendenza da un unico sistema centrale, pur creando nuove sfide per quanto attiene alla protezione delle nuove infrastrutture. Se aeroporti e porti marittimi restano vulnerabili agli attacchi informatici, che possono infliggere danni economici sostanziali e possibilmente causare interruzioni per l'uso da parte dei militari, la crescente elettrificazione dei trasporti portera' a una maggiore dipendenza dalla rete elettrica, dalle batterie e dalle infrastrutture associate, oltre alle attuali dipendenze dai gasdotti per i prodotti a base di idrocarburi che rimarranno parte del mix energetico per il prossimo futuro. Inoltre, le infrastrutture di trasporto sono sempre piu' digitalizzate. A preoccupare la task force sono proprio le infrastrutture digitali, perché la dipendenza da cavi sottomarini e reti 5G comporta rischi a causa delle limitate capacita' di riparazione e della maggiore vulnerabilita'. Il rapporto si conclude esaminando i problemi legati allo Spazio ed in particolare alle capacita' anti spaziali che i concorrenti strategici ed i potenziali avversari stanno sviluppando e che potrebbero minacciare l'accesso e la liberta' di operazioni nello spazio della Nato e dell'Ue, interrompendo potenzialmente le infrastrutture critiche.
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