Wall Street Journal: l’Ue teme che un accordo favorevole alla Russia aumenti il rischio di una guerra più ampia

Dic 19, 2025 - 02:07
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Wall Street Journal: l’Ue teme che un accordo favorevole alla Russia aumenti il rischio di una guerra più ampia

I leader europei affermano di sostenere l’Ucraina in nome della difesa della democrazia e del diritto internazionale, ma alla base del loro strenuo appoggio c’è anche “un calcolo di autoconservazione”. E’ quanto si legge sul quotidiano “Wall Street Journal”, secondo cui l’Ue teme che un accordo di pace favorevole a Mosca aumenterebbe il rischio di una guerra più ampia. Le capitali europee temono che la Russia possa uscire dal conflitto in Ucraina con una capacità militare rafforzata, convinta di poter ridisegnare i confini con la forza e percependo la Nato come debole. In questo scenario – si legge sul quotidiano statunitense – Paesi europei già sotto pressione finanziaria sarebbero costretti a incrementare drasticamente la spesa militare per mantenere la deterrenza. L’amministrazione del presidente Usa Donald Trump spinge per una soluzione rapida del conflitto, giunto ormai al quinto anno. Per l’Europa, però, come per l’Ucraina, una “pace cattiva” che lasci Kiev fragile e vulnerabile è peggiore, almeno per ora, dell’assenza di un accordo. Lo ha chiarito il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, affermando che “il futuro dell’Ucraina è strettamente legato al nostro”, e avvertendo che senza una “pace giusta” non esistono garanzie di sicurezza nemmeno per l’Europa. Le divergenze tra le due sponde dell’Atlantico in merito all’approccio da adottare nei confronti del conflitto in Ucraina sono il segnale di una frattura più profonda. Washington punta a un riavvicinamento con Mosca, a beneficio di quella che definisce “stabilità strategica”, ritenendo che ciò ridurrebbe il rischio di un conflitto più vasto e aprirebbe opportunità economiche. Europa e Ucraina, al contrario, considerano la Russia una minaccia di lungo periodo e sostengono che la fiducia debba essere guadagnata e verificata, mantenendo nel frattempo una forte deterrenza. Dal canto suo, Mosca accusa l’Occidente di condurre una guerra per procura sostenendo Kiev. Il presidente Vladimir Putin ha ribadito che Mosca non ha alcuna intenzione di aggredire l’Europa, ma ha anche avvertito che la Russia è pronta a un confronto se costretta. Il Cremlino sostiene che gli alleati d Kiev mirino a “combattere fino all’ultimo ucraino”. Al tempo stesso – sottolinea il “Wall Street Journal” – la Russia non ha accettato esplicitamente la proposta di pace statunitense, e non mostra segnali concreti di voler ridurre le ostilità, forte di un’apparente posizione di forza sul campo.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv