Anima Holding, nel primo trimestre l’utile netto sale del 36 per cento a 71,84 milioni

Il Consiglio di amministrazione di Anima Holding ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2025. La Compagnia ha registrato un utile netto pari a 71,8 milioni di euro nel primo trimestre, in crescita del 36 per cento su base annua. “Sono certo che l’ingresso nel gruppo Banco Bpm “aprirà per Anima ulteriori importanti opportunità di crescita organica e per linee esterne” ha dichiarato l’Amministratore delegato Alessandro Melzi d’Eril, commentando i risultati consolidati del primo trimestre 2025. “L’anno è iniziato con ottimi risultati, in continuità con i trimestri precedenti, grazie al grande impegno delle persone di Anima e di tutti i nostri partner strategici”, ha aggiunto.
L’utile netto normalizzato, invece, (che non tiene conto di costi o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita, e il ricavo dal distributore Banco Bpm) è stato pari a 61,9 milioni di euro (-2 per cento rispetto ai 63,0 milioni di euro del 2024). I ricavi totali di Anima Holding sono pari a 134,6 milioni di euro nel primo trimestre, in crescita del 10 per cento su base annua. Mentre le commissioni nette di gestione sono state pari a 87,3 milioni di euro (+9 per cento su base annua). In merito all’Offerta pubblica di acquisto lanciata da Banco Bpm su Anima Holding, “la nostra guidance continua” con l’Istituto bancario di piazza Meda “come azionista”, ha osservato Melzi d’Eril. Del resto, “in passato era già il primo azionista con il 20 per cento circa del capitale. L’istituto ha sempre condiviso e supportato la nostra strategia, anche in passato ha sempre condiviso il nostro viaggio”, ha concluso il vertice della società.
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