Appalti Rfi, Gdf di Milano sequestra oltre 10 milioni di euro per frode fiscale a carico di undici società 

Nov 6, 2023 - 15:35
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Appalti Rfi,  Gdf di Milano sequestra oltre 10 milioni di euro per frode fiscale a carico di undici società 

La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato oltre 10 milioni di euro per frode fiscale a carico di undici società coinvolte nell'inchiesta che già nel febbraio 2022 aveva portato a 15 arresti ipotizzando presunte infiltrazioni della 'ndrangheta nei lavori sulla rete ferroviaria italiana.
Le indagini, che avevano portato agli arresti, avevano accertato come un gruppo di persone vicine "alla cosca di 'ndrangheta denominata Nicoscia-Arena di Isola di Capo Rizzuto (Crotone)", attraverso "contratti di distacco di manodopera e contratti di nolo a freddo dei mezzi", avesse effettuato per anni attività di manutenzione della rete ferroviaria usando "una fitta rete di aziende pseudo-metalmeccaniche a loro riconducibili con sede tra Varese, Verona e Crotone, molte delle quali intestate a prestanome, di fatto prive di una struttura aziendale". Società che avevano come "unico scopo la somministrazione di manodopera alle undici imprese assegnatarie delle ingenti commesse dalla principale stazione appaltante d'Italia, Reti Ferroviarie Italiane spa", parte offesa nell'inchiesta. 

Il precedente filone delle indagini, condotte dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Varese, Milano e Verona e coordinate dal pm della Dda Bruna Albertini, aveva portato all'arresto di 15 persone, poi condannate in primo grado, che avrebbero fatto parte dello stesso "contesto associativo 'aggravato dall'agevolazione mafiosa'", oltre che al sequestro di 6,5 milioni di euro.
Tra le persone già condannate ci sono i fratelli Aloisio, formalmente imprenditori ma, secondo l'accusa, "contigui alla 'ndrangheta": Maurizio Aloisio è stato condannato a 7 anni, Antonio a 6 anni e mezzo, Francesco a 4 anni e 8 mesi  e Alfonso a 4 anni e 2 mesi.


Nella seconda tranche di indagine è stato ricostruito "il milionario circuito di fatture false emesse" dalla rete di società "cartiere" a "copertura dei contratti di somministrazione di manodopera specializzata (cosiddetto distacco di personale) e noleggio mezzi" per le undici società attive nel settore dell'armamento ferroviario.
Tutto ciò al "fine di eludere la vigente normativa antimafia e le limitazioni in materia di subappalto di commesse pubbliche". Un meccanismo che avrebbe permesso di evadere Iva e Ires per oltre 10,2 milioni di euro, sequestrati dalla Guardia di Finanza.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv