Dazi, dal vino all'olio ai farmaci: ecco chi paga il conto nel Made in Italy

Apr 6, 2025 - 07:41
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Dazi, dal vino all'olio ai farmaci: ecco chi paga il conto nel Made in Italy

Chissà se Donald Trump avrà piacere di andare al supermercato e pagare il buon made in Italy quasi il doppio del prezzo attuale. Non che alle imprese italiane sia andata meglio: se esportare negli Stati Uniti costa di più, vuol dire che da qualche parte i soldi per pagare le tariffe maggiorate alla dogana bisogna prenderli: magari aumentando i prezzi sullo scaffale, anche in Italia. Nel gioco a perdere dei dazi, per il sistema industriale e produttivo italiano c’è da farsi insomma male. E anche per i consumatori. 

E se c’è un simbolo del made in Italy, quello è proprio il vino. E anche qui sarebbero dolori. Con i sanguinosi dazi americani al 20% il mercato, rosso, bianco o bollicine che sia, dovrà tagliare i propri ricavi di 323 milioni di euro all’anno, pena l’uscita dal mercato per buona parte delle produzioni tricolori. Il mercato americano è poi anche il primo per l’esportazione di olio di oliva, altro emblema della buona tavola all’italiana, con il 34% sul totale dell’export mondiale. Circa 1 miliardo di euro negli Usa, rispetto ai 3 miliardi di valore per le spedizioni di olio in tutto il mondo: una crescita del 158% negli ultimi 10 anni, dopo aver superato l’iniziale diffidenza del consumatore americano. E si rischia grosso anche, ha ricordato la Cia, la Confederazione degli agricoltori, pasta (1 miliardo) e formaggi (550 milioni). 

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv