Deportazione ebrei di Genova: marcia silenziosa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla Comunità ebraica della città

Nov 6, 2024 - 06:03
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Deportazione ebrei di Genova:  marcia silenziosa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla Comunità ebraica della città

“In un tempo in cui l’odio e la logica bellicista inquinano i cuori e le menti coltiviamo ogni anno questa memoria che unisce giovani e anziani, nuovi e vecchi genovesi, cristiani, ebrei e laici. Nel tempo è cresciuta un’amicizia e una fraternità benedetta dall’unico Dio che non smette di invitare ad amarci. Che da questa memoria emerga un nuovo lavoro quotidiano per riparare il nostro mondo malato”. Lo ha detto Andrea Chiappori, responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Liguria, nella Sinagoga in occasione della Marcia della Memoria in ricordo della deportazione degli ebrei genovesi, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio, insieme alla Comunità ebraica di Genova e al Centro culturale Primo Levi. Una marcia silenziosa e partecipata, che da Largo Eros Lanfranco, si è snodata fino al Tempio israelitico, in via G. Bertora. Presenti alla manifestazione, anche i bambini delle Scuole della Pace di Sant’Egidio, nuovi europei, studenti delle Scuole di Italiano e ucraini arrivati con i Corridoi Umanitari della Comunità, e diverse autorità cittadine, si legge in un post della Comunità genovese. A 81 anni dalla retata nazista che il 3 novembre 1943 diede inizio al tragico viaggio di oltre 250 ebrei genovesi verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, ricordare questi fatti “non è solo una memoria dolorosa, ma un’occasione preziosa per riflettere sul male della guerra e costruire un futuro di pace”. “Ricordiamo per non vanificare gli sforzi che i testimoni della Shoah hanno fatto per trasmettere quello che hanno vissuto”, ha detto Filippo Biolè, presidente di Aned: “ricordiamo per non dimenticare, non dimentichiamo perchè non siano commessi gli stessi errori del passato”. Un impegno ribadito anche dal rabbino Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Genova, assente per motivi di salute e il cui discorso è stato letto dalla Presidente della Comunità, Raffaella Petraroli.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv