Georgia. Cittadini in piazza per protestare contro le elezioni truccate e lottare per il futuro europeo del paese

Migliaia di georgiani sono scesi in piazza nella capitale Tbilisi per protestare contro i risultati delle elezioni parlamentari di sabato, in cui il partito filo-Cremlino al governo, Sogno Georgiano, ha ottenuto la maggioranza, nonostante le diffuse segnalazioni di irregolarità nelle votazioni. I membri dell’opposizione hanno chiesto l’annullamento delle elezioni di sabato che, secondo la Commissione elettorale centrale della Georgia (CEC), hanno assegnato al partito Sogno Georgiano, prevalentemente filorusso, il 54% dei voti, rispetto al 38% del blocco dell’opposizione. Un rapporto congiunto pubblicato domenica dagli osservatori elettorali europei, tra cui l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ha affermato che, sebbene le elezioni abbiano offerto agli elettori “un’ampia scelta” di candidati, il voto è stato “rovinato da condizioni di parità, pressione e tensione”. La presidente georgiana Salome Zourabichvili, che domenica ha invitato i cittadini a protestare contro quella che ha descritto come un’“operazione speciale russa” progettata per mantenere il Sogno Georgiano al potere, si è rivolta lunedì a una folla di circa 20.000 persone fuori dal Parlamento georgiano a Tbilisi. “Voglio dirvi che quelli di voi che sono qui oggi, non avete perso le elezioni”, ha detto Zourabichvili. “Il vostro voto è stato rubato, e hanno cercato di rubare anche il vostro futuro. Ma nessuno ha il diritto di farlo, e voi non lo permetterete”. “Bisogna tracciare un quadro completo di come è avvenuto questo furto massiccio e sistematico di voti. Questa operazione senza precedenti e pianificata in anticipo che ci ha derubati delle nostre schede, del nostro parlamento e della nostra costituzione”, ha continuato Zourabichvili, sottolineando che “i risultati che hanno scritto non saranno quelli definitivi”. Da parte loro, i rappresentanti del Sogno Georgiano, tra cui il Primo Ministro georgiano Irakli Kobakhidze, hanno salutato la vittoria del Sogno Georgiano alle elezioni, affermando che, sebbene “le irregolarità accadano ovunque”, il voto di sabato è stato ampiamente “in linea con i principi legali e con il principio delle elezioni democratiche”.