Il re del Marocco annulla i sacrifici dell’Eid al Adha, non accadeva dal 1966

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha invitato la popolazione ad astenersi dal sacrificare capi di bestiame durante l’Eid al Adha, la festa islamica del sacrificio prevista per il prossimo 6 giugno. La decisione è motivata dalla grave siccità che ha colpito il Paese per il settimo anno consecutivo, determinando una drastica riduzione del numero di capi di bestiame e un forte aumento del prezzo della carne. L’annuncio è stato dato in un messaggio letto dal ministro delle Dotazioni e degli Affari islamici, Ahmed Toufiq, e trasmesso in televisione. “Il nostro Paese sta affrontando sfide climatiche ed economiche che hanno portato a un sostanziale calo del numero dei capi di bestiame”, ha dichiarato il sovrano, sottolineando l’importanza della festività ma invitando i marocchini a rinunciare al tradizionale sacrificio.
Re Mohammed VI ha evidenziato come lo svolgimento della festa in queste condizioni rischierebbe di aggravare le difficoltà economiche di molte famiglie, in particolare quelle a basso reddito. “La celebrazione dell’Eid al Adha non è un’occasione passeggera, ma ha un profondo significato religioso. Tuttavia, quest’anno il rito del sacrificio sarà compiuto da me a nome del mio popolo”, ha affermato il sovrano, sottolineando l’importanza della coesione sociale e del rispetto dei precetti religiosi anche in momenti di crisi. Secondo i dati ufficiali, nel 2025 il bestiame in Marocco ha registrato un calo del 38 per cento rispetto all’ultimo censimento del 2016. Il 13 febbraio scorso, il ministro dell’Agricoltura, Ahmed Bouari, ha presentato un rapporto che evidenzia come le precipitazioni siano state inferiori del 53 per cento rispetto alla media degli ultimi 30 anni, aggravando ulteriormente la crisi agricola e zootecnica del Paese.
Il Marocco si trova ad affrontare una delle peggiori crisi idriche della sua storia recente, con ripercussioni significative sulla sicurezza alimentare e sull’economia rurale. La scarsità di acqua ha ridotto la capacità di alimentare gli allevamenti e ha portato a un’impennata del prezzo della carne, rendendola inaccessibile a una parte significativa della popolazione, in particolare per chi percepisce il salario minimo di circa 290 euro al mese. L’iniziativa di re Mohammed VI richiama un precedente storico: nel 1966, suo padre, il re Hassan II, aveva preso una decisione analoga, invitando i marocchini a rinunciare al sacrificio dell’Eid al Adha a causa di una prolungata siccità che aveva colpito il Paese.
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