La Biennale Arti visive del 2024 metterà al centro gli artisti stranieri

Giu 23, 2023 - 05:49
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La Biennale Arti visive del 2024 metterà al centro gli artisti stranieri

La Biennale Arti visive del 2024 metterà al centro gli artisti stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, esiliati e rifugiati, parlando in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo. "Stranieri Ovunque - Foreigners Everywhere" è il titolo della 60a Esposizione Internazionale d'Arte che svolgerà dal 20 aprile al 24 novembre 2024 ai Giardini, all'Arsenale e in vari luoghi di Venezia. L'annuncio è stato dato oggi dal presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e dal curatore brasiliano Adriano Pedrosa, direttore del Museo di Arte di San Paolo (Masp), primo curatore proveniente dall'America Latina.

Il titolo è tratto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, nato a Parigi e con sede a Palermo. Le opere consistono in sculture al neon di vari colori che riportano in diverse lingue le parole "Stranieri Ovunque". L'espressione è stata a sua volta presa dal nome di un omonimo collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva il razzismo e la xenofobia in Italia. La Biennale Arte 2024 sarà dunque «una celebrazione dello straniero, del lontano, dell'outsider, del queer e dell'indigeno: speriamo di accoglierli tutti a Venezia nel 2024», ha commento il curatore.

Adriano Pedrosa illustra così la sua scelta: «Il contesto in cui si colloca l'opera è un mondo pieno di crisi multiformi che riguardano il movimento e l'esistenza delle persone all'interno di Paesi, nazioni, territori e confini e che riflettono i rischi e le insidie che si celano all'interno della lingua, delle sue possibili traduzioni e della nazionalità, esprimendo differenze e disparità condizionate dall'identità, dalla cittadinanza, dalla razza, dal genere, dalla sessualità, dalla libertà e dalla ricchezza». In questo panorama, l'espressione "Stranieri Ovunque", ha sottolineato Pedrosa, «ha (almeno) un duplice significato. Innanzitutto vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri».

La produzione di questi artisti sarà il fulcro della Biennale Arte e costituirà il Nucleo Contemporaneo dell'Esposizione. La Mostra presenterà anche un Nucleo Storico composto da opere del XX secolo provenienti dall'America Latina, dall'Africa, dall'Asia e dal mondo arabo. Inoltre, una sezione speciale del Nucleo Storico sarà dedicata alla diaspora degli artisti italiani nel mondo nel corso del XX secolo. A quegli italiani che hanno viaggiato e si sono trasferiti all'estero costruendo le loro vite e carriere professionali in Africa, Asia, America Latina, così come nel resto d'Europa, integrandosi e radicandosi con le culture locali che spesso hanno svolto un ruolo significativo nello sviluppo delle narrazioni del Modernismo al di fuori dell'Italia.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv