Sospetto sabotaggio russo al cavo elettrico sottomarino Estlink 2, che collega Finlandia ed Estonia
Gli investigatori finlandesi hanno rilevato una traccia sul fondale marino di quasi 100 chilometri vicino al cavo elettrico sottomarino Estlink 2, danneggiato il giorno di Natale in quello che si ritiene un atto deliberato di sabotaggio. La nave sospettata del sabotaggio, l’Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook e parte della presunta flotta ombra russa utilizzata per trasportare prodotti petroliferi soggetti a embargo, avrebbe trascinato un’ancora che avrebbe provocato il danno, secondo il capo investigatore finlandese Sami Paila. “Le nostre ricerche subacquee confermano che il segno di trascinamento è compatibile con l’ancora della Eagle S”, ha dichiarato Paila. L’incidente ha interrotto il funzionamento dell’Estlink 2, che collega Finlandia ed Estonia, uno sviluppo che potrebbe causare possibili aumenti dei prezzi dell’elettricità nel Paese baltico durante il periodo invernale. Un alto funzionario estone ha affermato, tuttavia, che “non è possibile trascinare un’ancora senza accorgersene”, suggerendo l’intenzionalità dell’atto. Secondo le prime informazioni fornite da Finlandia ed Estonia, l’Eagle S avrebbe tagliato anche due linee di comunicazione prima di fermarsi, evitando ulteriori danni al cavo Estlink 1. L’equipaggio della nave era composto da cittadini georgiani e indiani, ma la Eagle S era stata recentemente attraccata in Russia e trasportava prodotti petroliferi russi. L’incidente si inserisce in un contesto di crescente tensione: l’Estonia prevede di sganciarsi dalla rete elettrica sovietica per unirsi a quella dell’Europa centrale, nonostante il presunto atto di sabotaggio abbia complicato i preparativi e aumentato i costi di tale operazione. Attualmente sono ancora in corso le indagini di Finlandia ed Estonia per determinare l’intento e i responsabili del danneggiamento dell’Estlink2.
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