Madrid dichiara guerra agli affitti brevi
Anche Madrid potrebbe entrare nella lista delle città che impongono regole più rigide per Airbnb e simili. Il consiglio comunale della capitale spagnola sta infatti lavorando a un regolamento che potrebbe essere pronto in tre o quattro mesi per circoscrivere il fenomeno degli affitti turistici. Come riporta preferente.com la motivazione è la stessa adotta da altre metropoli che hanno preso o stanno valutando di prendere provvedimenti simili: l'incremento rapido e apparentemente inarrestabile degli affitti brevi sta mettendo a rischio il tessuto stesso delle città.
Il sindaco di Madrid José Luis Martínez Almeida ha affermato che il nuovo regolamente affronterà il tema degli affitti brevi e imporrà nuovi parametri per l'esercizio di questa attività, avvicinandoli a quelli già in essere per altre attività immobiliari.
Uno degli ostacoli posti dalla regolamentazione attuale, afferma il sindaco, è rappresentato dal fatto che spesso è difficile prendere provvedimenti nei confonti di chi affitta una casa in maniera irregolare, dal momento che trattandosi di abitazioni, "non possono essere sigillate o sanzionate". Madrid potrebbe dunque esportare in Europa in modello simile a quello attuato da New York (e guardato con attenzione anche da altre metropoli): solo pochi mesi fa infatti la Grande Mela ha imposto una rigorosa stretta agli affitti brevi, impedendo di ricorrere a questa forma di locazione per un periodo inferiore ai 30 giorni, a meno che l'host non risieda nell'appartamento affittato.
Del resto, non appena New York aveva lanciato il regolamento in molti si erano chiesti se ci sarebbe stato un effetto valanga anche nel Vecchio Continente o meno. Domanda legittima, dal momento che in diverse città del mondo sono emersi malumori nei confronti del proliferare degli affitti brevi. L'annuncio di Madrid potrebbe essere una risposta a questo dubbio. E se la capitale spagnola dovesse varare regole restrittive a breve anche altre città europee potrebbero seguire l'esempio.
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